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Su e giù in bici dalla Colma di Sormano per l’Everesting, l’impresa di Luciano

Miryam Colombo 7 Agosto 2019

Ciclismo, Sormano, Sport

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Luciano Savoca

 

SORMANO – C’è chi potrebbe pensare che sia un’impresa da folli, ma per Luciano Savoca, 34 anni, infermiere di Cesano Maderno, l’aver compiuto 15 volte consecutive la salita della Colma di Sormano ha il sapore della vittoria e della soddisfazione di aver sconfitto i propri limiti. Ecco la sua avventura.

Everesting. Questo l’origine di tutto. Ma di cosa stiamo parlando? Come ci spiega Luciano, l’Everesting è una sfida con se stessi che consiste, “semplicemente”, nel prendere una salita qualsiasi e ripeterne il dislivello tante volte quante sono necessarie per raggiungere l’altezza del Monte Everest, ovvero 8848 m. Semplice a dirsi, difficile da fare: l’atleta, che può svolgere in percorso di corsa o in bicicletta, ha diritto solo a piccole pause per rifocillarsi e deve svolgere il percorso in un tempo massimo di 24 ore. I risultati della sua performance, rilevati da un apposito strumento dotato di Gps, vengono poi inviati ad un centro che a livello mondiale valuta i dati e decreta la riuscita o meno dell’impresa.

Il riepilogo dell’Everesting di Luciano Savoca

 

Nel caso di Luciano, ciò ha significato ripetere, tra venerdì 2 e sabato 3 agosto, 15 volte la salita della Colma di Sormano per un totale di 284 km e 9560 m di dislivello compiuti in 20h58′. Ridotta a soli numeri la questione sembra quasi “un gioco da ragazzi”, ma nella realtà nasconde molto di più: “È stata davvero dura – ha raccontato Luciano – Sono partito venerdì intorno alle 18.30 e ho terminato sabato alle 15.30. Tutto in solitaria. All’inizio sentivo l’enfasi e l’adrenalina che mi hanno dato la giusta carica, ma poi sono subentrate le difficoltà e le paure soprattutto durante le ore notturne quando gli animali mi attraversavano la strada e intorno a me non c’era davvero nessuno. Ho anche pensato di mollare, ma poi mi son detto che non sarebbe stato nel mio stile e così ho continuato: gli ultimi 500 metri sono stati davvero un’emozione! Ho avuto perfino un po’ di tifo da alcuni ciclisti che, venuti a sapere della mia impresa, si sono fermati ad incoraggiarmi”.

Un’idea quella di Luciano nata dall’impulso di mettersi alla prova per superare i propri limiti: “Mi piace ogni tanto pormi qualche sfida per vedere fin dove riesco ad arrivare – ha spiegato – E da qui la voglia di provare con l’Everesting”. Da circa tre anni ciclista amatore affiliato a una squadra di Reggio Calabria, Luciano inizia così il suo allenamento scegliendo come luogo per la prova la Colma di Sormano: “Abito a Cesano Maderno e spesso mi capita di percorrere le strade del Triangolo Lariano. Per il mio obiettivo, la Colma mi è sembrata il luogo ideale, anche perché è vicino a casa, dal momento che, finita la gara, c’è poi il ritorno da affrontare”.

Sono circa 4000 le persone nel mondo che si sono cimentate in questa impresa, 254 in Italia e tra loro anche Luciano che proprio ieri, martedì, ha ricevuto dal centro di controllo dell’Everesting l’approvazione e l’omologazione della sua prova: “La soddisfazione è davvero grande – ha commentato – A qualcuno potrebbe sembrare cosa da poco, ma per me l’essermi messo in gioco, l’essere arrivato e aver concluso questa gara ha davvero un grande significato”.

E allora…altre salite lo aspettano? “Per ora non se ne parla proprio – ha dichiarato Luciano con un sorriso – Ma un domani chi lo sa? Magari sotto un’altra forma, ma di sicuro continuerò a mettermi alla prova”.