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Museo del Ghisallo, la stagione 2019 chiude con 13 mila visitatori

Miryam Colombo 6 Novembre 2019

Ciclismo, Magreglio, Sport

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MAGREGLIO – Chiude la stagione 2019 con un bilancio più che positivo il Museo del Ghisallo: tra marzo e ottobre sono stati oltre 13 mila gli appassionati passati tra le stanze della storica “dimora” del ciclismo italiano.

“Quest’anno abbiamo avuto un piccolo incremento rispetto allo scorso anno – ha spiegato il presidente Antonio Molteni – Delle 13 mila visite registrate circa il 50% è rappresentato da turisti stranieri e sicuramente il passaggio del Giro d’Italia a maggio e del Lombardia a ottobre ci ha favoriti”.

A questo proposito il presidente Molteni ha commentato: “Credo che il turismo sportivo e soprattutto quello ciclistico riservino grandi potenzialità per il nostro territorio, ma purtroppo sono poco compresi. Mi auguro che, con il tempo, i nostri amministratori potenzino le forme del turismo sportivo nelle nostre aree”.

Il Museo, dal canto suo, ha impreziosito la stagione con manifestazioni ed eventi che hanno avuto eco anche a livello nazionale e internazionale: tra questi, la presentazioni di squadre ciclistiche, diverse conferenze, la mostra dedicata a Leonardo da Vinci in collaborazione con i giovani di Youthlab, l’inaugurazione di un busto dedicato a Fiorenzo Magni, concerti e spettacoli. Non da ultimo, l’inaugurazione di due nuove sezioni dedicate rispettivamente alla Polizia Stradale e al Paraciclismo.

Tappa importante nel corso dell’anno il 70° anniversario del Santuario dedicato alla Madonna del Ghisallo, Celeste Patrona dei Ciclisti Italiani per la quale è stata celebrata una messa solenne dall’Arcivescovo di Milano, Mario Delpini, e allestita una mostra che ha ripercorso la storia di questi 70 anni attraverso fotografie, articoli di giornale, cimeli e le maglie dei grandi corridori. A queste, si sono aggiunti gli appunti per il centenario della nascita del campione Fausto Coppi.

“Ora è il tempo di riposare – ha chiosato il presidente – Siamo molto soddisfatti, ma anche molto stanchi perché garantire l’apertura del Museo per 8 mesi, 7 giorni su 7 e organizzare eventi di questo tipo richiedono molta energia”.

Appuntamento quindi alla prima settimana di marzo 2020…in sella ad una bicicletta o con il ciclismo nel cuore!