Scuola. Il TAR sospende l’ordinanza di Regione che prorogava la DAD

Caterina Franci 14 Gennaio 2021

Scuola

MILANO – Colpo di scena in Lombardia dove il TAR ha accolto il ricorso presentato dal comitato ‘A scuola!’ contro l’ordinanza di Regione Lombardia sulla chiusura delle scuole superiori.

Il Pirellone, l’8 gennaio scorso, aveva infatti deciso, a fronte dei dati sui contagi, di imporre la didattica a distanza al 100% negli istituti superiori, di fatto facendo slittare al 25 gennaio la ripresa delle lezioni in presenza.

Il comitato, che riunisce cittadini, genitori e insegnanti, aveva presentato il ricorso l’11 gennaio. La contestazione alla Giunta di Attilio Fontana è quella di aver “esorbitato dalle proprie competenze, violando l’art. 4 del decreto legge n. 1 del 5 gennaio 2021 (norma di rango primario), che prevedeva la progressiva ripresa dell’attività scolastica in presenza per gli alunni delle secondarie di secondo grado” e di aver inoltre motivato adeguatamente l’ordinanza, ignorando i piani elaborati dai prefetti su ingressi scaglionati negli istituti, oltre alla possibilità offerta dai tamponi rapidi e l’incremento del tracciamento dei casi per monitorare eventuali casi di Covid tra gli alunni e il personale scolastico.

L’ordinanza “afferma per esempio di voler evitare assembramenti quando nelle zone arancioni, condizione in cui attualmente si trova la Lombardia, sono aperti i negozi e c’è libertà di circolazione, ovviamente anche per i ragazzi” spiegano dal comitato.

“Senza negare la gravità della situazione sanitaria – sottolineano –  crediamo che la scuola, come servizio essenziale, debba essere chiusa solo quando anche tutto il resto del Paese è costretto a fermarsi”.

Nella serata di martedì è arrivata la decisione del Tribunale amministrativo che ha deciso di accogliere il ricorso contro l’ordinanza regionale, sospendendo l’efficacia del provvedimento.

“Prendiamo atto della decisione del Tribunale Amministrativo Regionale e ci riserviamo, dopo aver valutato nel dettaglio le motivazioni dello stesso, di proporre reclamo poiché i riferimenti normativi che hanno orientato il Giudice del Tribunale, non tengono conto della possibilità delle Regioni di adottare misure più restrittive di quelle previste dai vari Dpcm” fa sapere in Nota Regione Lombardia dopo aver appreso della decisione del Tar.