Dote scuola, 46 mila domande in più. Circa 2 mila famiglie comasche senza finaziamento

viviana 8 Settembre 2021

Scuola

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MILANO – In ambito di Consiglio Regionale si è aperto il dibattito sul tema della Dote Scuola, proprio alla vigilia del ritorno sui banchi.

Fabrizio Sala

Le richieste pervenute per l’anno scolastico in partenza sono 46 mila in più rispetto al precedente e l’assessore regionale all’Istruzione annuncia di essere al lavoro per il reperimento delle risorse. Sul tema, però, è intervenuta anche la minoranza di M5S e PD.

“Stiamo lavorando – ha spiegato Fabrizio Sala, assessore all’Istruzione- per dare risposte concrete e per trovare le risorse necessarie per tutti quei cittadini, famiglie e studenti che non hanno potuto beneficiare del bando ‘Dote scuola materiali didattici’. Sulla base dello straordinario numero di richieste pervenute quest’anno rispetto ai precedenti, 46.000 domande in più, stiamo valutando ogni ipotesi per dare ulteriori risorse a questa nostra storica misura”.

La sezione ‘Materiali Didattici‘ rappresenta una delle quattro componenti Dote Scuola di Regione Lombardia ed è finalizzata all’acquisto di libri di testo, dotazioni tecnologiche e strumenti per la didattica. Ha una dotazione finanziaria pari a 13.968.427,48 euro di risorse statali e 1.800.000,00 euro di risorse regionali per un totale di € 15.768.467,48.

Le domande ammesse al contributo sono pari a 124.821. Di queste quelle finanziate coinvolgono 78.841 studenti.

“Alle 46.000 domande in più pervenute – ha sottolineato l’assessore regionale – è corrisposta però la contestuale riduzione delle risorse statali. Lo scorso anno, che aveva già registrato un incremento delle domande, anche se non paragonabile a quello attuale, abbiamo fatto fronte alle richieste con uno stanziamento straordinario di Regione Lombardia, mediante l’utilizzo di risorse residue derivanti da economie delle precedenti annualità” .

Per l’assessore Sala sembra quindi fondamentale confrontarsi con il Governo, in particolare con il Ministro dell’Istruzione, per lo stanziamento di nuove risorse e rispondere alle aspettative delle famiglie. Le domande ammesse e non finanziate per l’anno 2021/2022 riguardano 45.980 studenti.

“Il nostro obiettivo – ha concluso l’assessore – resta quello di garantire non solo la ripresa della scuola in presenza e in massima sicurezza, ma anche di offrire ai nostri studenti tutte le opportunità per poter frequentare al meglio e con tutti gli strumenti necessari le lezioni”.

Raffaele Erba (M5S)

Il consigliere pentastellato Raffaele Erba ha risposto alle dichiarazioni dell’assessore Sala, rimarcando il numero delle famiglie che resterebbero escluse dal contributo e aggiungendo il tema dei trasporto pubblico.

“La Giunta lombarda ha scelto di non provvedere a integrare le somme già stanziate e non ha indicato tempistiche certe per fronteggiare le crescenti difficoltà delle famiglie – scrive Erba – Regione Lombardia come al solito si è dimenticata sia delle famiglie che degli studenti. Sulla Dote Scuola, anche dopo l’interrogazione del collega consigliere Marco Degli Angeli la situazione non è cambiata. La platea degli esclusi, circa 50mila famiglie, si troveranno senza il minimo supporto per acquistare i libri di testo pur avendo tutti i requisiti ISEE necessari per usufruire del sostegno. In alcune province, la percentuale delle domande non finanziate arriva a toccare addirittura il 40%”.

Erba ha richiamato l’esempio di regioni quali l’Emilia Romagna riguardo gli stanziamenti della Dote scuola e sui trasporti ha dichiarato:

“Anche sul fronte della pianificazione dei trasporti, restano marginali le misure adottate da Regione Lombardia per la ripresa dell’anno scolastico. Non sono previsti cambi di rotta sul rafforzamento delle corse di Trenord. Alla fine – ha concluso –  assistiamo all’ennesimo scaricabarile della Giunta Fontana nascondendosi dietro all’assenza di risorse ma che altre Regioni anticipano o impegnano direttamente dai loro bilanci. Tirando le somme, per un altro anno Regione Lombardia dimostra la totale mancanza di attenzione verso il diritto degli studio e verso gli studenti”.

Il consigliere Angelo Orsenigo

Calando il tema della Dote scuola in ambito provinciale, Angelo Orsenigo (PD) ha precisato la ricaduta dei mancati finanziamenti nella provincia comasca:

“Sono 1.841 le famiglie nella provincia di Como che non hanno ricevuto i finanziamenti del bando Dote scuolaMateriale didattico per l’acquisto di libri di testo e dotazioni tecnologiche, nonostante siano state ammesse alla misura. Parliamo del 36% dei richiedenti. In altre province sono quasi il 50% e in tutta la Lombardia il totale ammonta a 45.980 studenti lasciati senza sostegno. Non è accettabile. Regione intervenga subito stanziando ulteriori e sufficienti risorse” .

Se la crisi dovuta alla pandemia ha influito sull’incremento delle domande di partecipazione alla Dote, Orsenigo ha ricordato che il bando è stato tenuto aperto per un periodo di tempo più limitato del solito:

“Sono tante le persone che hanno bisogno di questo sostegno e che ci hanno segnalato la difficoltà di accedervi. E noi abbiamo sempre chiesto in sede di bilancio di incrementare le risorse a carico di Regione Lombardia”.

Sulla ripetuta critica di Sala al Governo a proposito di un insufficiente riparto statale, il consigliere dem sottolinea che “il Governo, oltre a stanziare risorse specifiche per questa misura, ha, nel corso dell’anno, messo a disposizione risorse aggiuntive per l’acquisto di strumentazioni digitali, quindi uno sforzo in più c’è stato. Serve, piuttosto, maggiore collaborazione. È necessario aumentare la posta messa a bilancio dalla Regione ed è quello che noi chiederemo. Voglio ricordare che in Lombardia sono cresciuti i cosiddetti Neet, i ragazzi che non studiano e non lavorano, e spesso questo avviene anche perché le famiglie non riescono a sostenere le spese per gli studi. Lasciare fuori quasi 46mila studenti lombardi e non finanziare, come ci ha detto l’assessore, dal 36 al 47 per cento delle richieste, a seconda della provincia, non è assolutamente accettabile”.

In conclusione il Dem rilancia con la proposta di  libri gratis per medie e superiori, trasporti pubblici gratuiti per gli under-26 – misura che secondo Orsenigo è già presa in altre regioni – politiche attive del lavoro e per l’inserimento post-laurea.

“In gioco c’è il futuro dei giovani ma soprattutto della Lombardia” conclude il consigliere comasco.