Erba

Cucina flambè, la giovane Francesca incanta la giuria al Trofeo “Martina Visconti”

Miryam Colombo 17 Aprile 2019

Erba, Scuola

Francesca Chiavenna mostra il piatto con cui ha guadagnato il secondo posto al Trofeo “Martina Visconti”

 

ERBA – È con un dolce che rende omaggio alla tradizione lombarda e sicula che Francesca Chiavenna, della classe 3^Q dell’Istituto G.D. Romagnosi a indirizzo enogastronomico, si è aggiudicata il secondo posto al Trofeo Internazionale “Martina Visconti” dell’Istituto Mandralisca di Cefalù.

Il concorso ha visto sfidarsi 13 studenti provenienti da istituti scolastici italiani, bulgari, croati e svizzeri che si sono impegnati nella preparazione di un piatto flambé (realizzato, cioè, direttamente in sala e non in cucina). La gara si articola in due prove: una teorica, in cui i concorrenti devono presentare il calcolo delle calorie e i valori nutrizionali del piatto e una pratica che consiste nella realizzazione vera e propria della pietanza e nella sua presentazione in almeno due lingue.

A giudicare Francesca e gli altri ragazzi una giuria di eccellenza costituita dallo chef Pietro Pupillo, medaglia d’oro alla Coppa del Mondo di Cucina in Lussemburgo, e dalla chef Patrizia di Benedetto, prima chef stellata di Sicilia. Francesca ha ottenuto il secondo gradino del podio, separata per soli due punti dallo studente svizzero vincitore, grazie alla sua mini crêpes al caffè ripiena di ricotta di capra della Valtellina con una goccia di cioccolato in salsa di cioccolato bianco e Tia Maria con canditi e mandorle: “Io e il professor Mammolenti volevamo creare un piatto che rendesse omaggio alla nostra tradizione e a quella di Sicilia – ha spiegato Francesca – Abbiamo fatto numerose prove prima di giungere alla composizione che abbiamo presentato a Cefalù. Per il parametro del gusto abbiamo ottenuto 9 punti su 10, davvero una soddisfazione per noi”.

Un grande ed importante traguardo per la giovanissima studentessa che ha conquistato la giuria e i colleghi con la propria abilità: “Sono davvero felicissima di questo risultato: ero determinata, ma non avrei mai pensato di farcela – ha spiegato Francesca – È stata davvero un’esperienza bellissima che mi ha insegnato molto e in cui mi sono anche divertita. Mentre attendevo il mio turno, ero molto tesa, ma quando hanno chiamato il mio nome tutto è passato: non c’era nessuno oltre a me e al piatto che stavo preparando”.

Il professore Andrea Mammolenti e Francesca Chiavenna

 

“Francesca è stata davvero eccezionale – ha dichiarato orgoglioso il docente di sala e vendita, Andrea Mammolenti – Le prove a cui è stata sottoposta erano molto difficili, ma lei è riuscita a trasformare la tensione del momento in energia positiva. Sono felicissimo per lei e per l’Istituto perché questo risultato dimostra che il percorso professionale intrapreso è quello giusto: competizioni particolarmente difficili come queste ci permettono di confrontarci, ma anche di rimanere aggiornati e di accrescere le nostre competenze in un settore in continua trasformazione come quello alberghiero”.

Soddisfatto anche il Dirigente Scolastico, Carlo Ripamonti: “Sono ultra felice di questo risultato – ha dichiarato – Francesca è una di quelle allieve che emerge per le sue capacità e merita questa vittoria che ci ha permesso di aggiungere un’altra medaglia al nostro medagliere. Il Romagnosi si conferma un istituto che gareggia per l’eccellenza nel settore”.

“Credo di essere stata scelta perché i professori hanno visto impegno e la passione – ha aggiunto Francesca – Sono davvero felice e non mi aspettavo che scegliessero me. I miei compagni mi hanno sempre sostenuta, prima e dopo la prova ed è stato proprio il loro appoggio a avermi aiutata”. E infine uno sguardo al futuro: “Mancano ancora due anni, ma al termine delle scuole superiori mi piacerebbe frequentare corsi di specializzazione e riuscire a raggiungere il mio sogno, ovvero diventare una professionista di bar acrobatico – ha raccontato Francesca – Vorrei anche migliorare anche il mio inglese, lingua che mi piace molto, e vivere esperienze lavorative e di studio anche all’estero”.