Erba

L’Avis Erba non va in ferie, l’appello del presidente Cattaneo

Caterina Franci 16 Luglio 2018

Erba, Sanità

ERBA – L’Avis Erba ricorda ai donatori abituali la necessità di mettersi a disposizione anche nei mesi estivi, per non mettere a repentaglio trasfusioni, interventi chirurgici e trapianti d’organo. “L’appello è il medesimo di ogni estate – ricorda il Presidente Andrea Cattaneo –  nel territorio erbese il processo delle donazioni tiene, ma  servirebbe un maggiore impegno da parte di tutti, con l’inizio delle ferie ed il caldo si determina solitamente un preoccupante calo delle donazioni di sangue ed emocomponenti”.

Donare sangue fa bene anche al donatore, infatti il metodo, tutto italiano, è il coinvolgimento del donatore, il quale non deve essere occasionale, ma far parte di una organizzazione che lo segue nel suo percorso di donatore. La contropartita, per il donatore, è avere la certezza di essere sano. E questo gli viene confermato dai costanti controlli che vengono eseguiti sul suo sangue, attraverso una visita ed un colloquio e poi attraverso l’esecuzione di test specifici.

“Ricordiamo che il primo contatto con Avis avviene con la visita medica per raccogliere i dati sullo stile di vita del donatore, sulle eventuali sue malattie, sulle sue abitudini sessuali, senza alcuna discriminazione, ma guardando alla Sua salute ed alle Sue abitudini, che non devono essere a rischio. Il nostro obiettivo, comunque, è instaurare un contatto diretto e sincero con il donatore, la migliore garanzia per un sangue sicuro”.

Della visita fanno parte, quindi, i test infettivologici per la sifilide, le epatiti e l’Hiv, perché è importante non trasmettere tali infezioni al ricevente. Tali test vengono eseguiti ogni volta che ci si presenta per la donazione (quattro volte per l’uomo e due volte per la donna). Annualmente, poi, il donatore, viene sottoposto a esami ematochimici e di controllo del sistema epatico, renale e metabolico, con particolare attenzione al colesterolo, alla glicemia e ai trigliceridi. “E’ come avere un check-up annuale e gratuito che può mettere in evidenza uno stato di sofferenza. E se poi scopriamo anomalie, invitiamo il donatore a consultare il suo medico o a servirsi della nostra consulenza. Ecco perché il donatore di sangue è il cittadino più controllato a spese dello Stato. La donazione di sangue, quindi, è un vantaggio, sia per chi lo dà e sia per chi lo riceve” conclude Cattaneo.