Albavilla

Albavilla, due esterni nella Giunta Castelnuovo. Polemica la minoranza

Miryam Colombo 8 Giugno 2019

Albavilla, Politica

Il primo consiglio comunale dell’amministrazione Castelnuovo

 

ALBAVILLA – “È la seconda volta che lo faccio, ma vi assicuro che è sempre una grande emozione”. Queste le parole di Giuliana Castelnuovo, che ieri sera, venerdì, ha pronunciato il suo secondo giuramento con sindaco di Albavilla insediando così il nuovo Consiglio comunale che guiderà il paese per i prossimi 5 anni.

“Grazie ai cittadini di Albavilla e grazie a chi ci ha votato riconoscendo l’impegno degli ultimi anni – ha dichiarato il sindaco – Ho vissuto questa campagna elettorale come un esame su quanto fatto durante il nostro primo mandato. L’essere stati rieletti è per noi motivo di responsabilità maggiore: dobbiamo continuare a lavorare con impegno e entusiasmo avendo sempre ben presenti gli obiettivi. Vi assicuro che l’impegno sarà massimo. Albavilla è viva: la partecipazione di tre liste alle elezioni ci ha dimostrato partecipazione e voglia di mettersi in gioco. Sono certa che ognuno, sindaco, assessori, consiglieri di maggioranza e minoranza, onorerà il proprio ruolo mettendosi al servizio di voi cittadini e di Albavilla”.

Giuliana Castelnuovo e la sua nuova Giunta: da sinistra Fabio Croci, Silvia Mistretta, il sindaco Castelnuovo, Angela Bartesaghi e Roberto Ballabio

 

La Castelnuovo ha quindi presentato la giunta che la affiancherà per i prossimi cinque anni: insieme a lei ci saranno ancora gli assessori Roberto Ballabio, con delega ai lavori pubblici e nominato anche vicesindaco e  Angela Bartesaghi alle politiche sociali, sanità, salute e sport. Due nomine sono invece esterne: Silvia Mistretta con delega a bilancio, tributi, risorse economiche e patrimonio e Fabio Croci all’edilizia privata. Presidente del Consiglio comunale è invece stato nominato il consigliere Carlo Tafuni, suoi vice Belinda Zannino per la maggioranza e Matteo Vitali per la minoranza.

Riorganizzato il Consiglio comunale: Ballabio e Bartesaghi hanno infatti rassegnato le proprie dimissioni da consiglieri comunali per assumere il solo ruolo di assessori permettendo così l’ingresso dei consiglieri Omar Tagliabue e Francesca Valsecchi che siederanno al tavolo del Consiglio insieme a Elia Cairoli, Giorgia Carcano, Alessandro Fermi, Edoardo Parravicini (nominato anche capogruppo di maggioranza), Carlo Tafuni e Belinda Zannino. All’opposizione, Mattia Frigerio e Marcello Molteni della lista Civica Albavilla-Radici e futuro e Elisabetta Frigerio e Matteo Vitali.

La minoranza

 

E sono state proprio le scelte relative alla giunta a gettare discordia tra le parti. “Riteniamo che sia un grande errore la scelta di dimissioni di Ballabio e Bartesaghi dal ruolo di consiglieri – ha dichiarato Marcello Molteni (Lista Civica Albavilla – Radici e Futuro) – Minano la rappresentanza di una intera comunità a discapito di una parte. Lo stesso per la scelta di inserire membri esterni nella giunta”. E quindi ha aggiunto: “Il mio augurio è quello di essere protagonisti veri dell’amministrazione albavillese: se non siamo burattini nelle mani di un burattinaio, dimostriamolo nei fatti. Siamo e siate orgogliosi di Albavilla e portiamo voglia, capacità e passione”.

Vicino alle posizioni di Molteni, quelle di Elisabetta Frigerio (Lega): “La nostra sarà un’opposizione costruttiva, pertinente, valida e non basata sulla polemica – il suo commento – Sinceramente ci ha spiazzati la scelta di optare per amministratori esterni rispetto ai consiglieri. Non siamo d’accordo perché pensiamo sia un tradimento della volontà di coloro che hanno espresso il proprio parere. Gradiremmo quindi conoscere le motivazioni della scelta”.

Alessandro Fermi

 

A rispondere in merito è stato il consigliere comunale e presidente del Consiglio regionale, Alessandro Fermi che dopo aver ringraziato i cittadini e aver augurato buon lavoro a giunta e consiglio ha commentato: “È bello che la città abbia dimostrato il desiderio di partecipazione alla vita amministrativa, soprattutto nel quadro politico attuale dove si riscontra una sempre maggior disaffezione all’amministrazione e alla politica. Ho apprezzato alcuni passaggi dei discorsi della minoranza, ma non sono d’accordo con altri. La scelta di separare il ruolo di consigliere da quello di assessore è stato voluta perché vogliamo che il Consiglio comunale abbia una propria autorevolezza rispetto alle decisioni della giunta dissentendone anche le decisioni, se si presentasse il caso e questo sarebbe impensabile se chi siede in giunta sedesse anche in Consiglio. A questo si aggiunge che abbiamo voluto far partecipare e far fare esperienza al maggior numero di consiglieri possibili perché pensiamo che chi ha modo di sedere a questo tavolo abbia la possibilità di crescere come amministratore”.

A seduta conclusa, gli assessori Ballabio e Bartesaghi non hanno celato la propria amarezza: “I cittadini ci hanno rivotato perché siamo sempre stati presenti, in questi cinque anni e fino all’ultimo – hanno dichiarato – E rispetto alle parole del consigliere Elisabetta Frigerio durante la campagna elettorale (il riferimento è al confronto pubblicato sul nostro quotidiano il 20 maggio scorso), possiamo solo commentare che abbiamo dimostrato costantemente trasparenza, competenza e dialogo”.