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Frana di Scarenna, è botta-risposta tra i candidati sindaci

Miryam Colombo 4 Agosto 2020

Asso, Politica

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I due candidati sindaci, Tiziano Aceti e Roberto Melchiorre

 

ASSO – È botta e risposta tra i due candidati sindaci, Tiziano Aceti e Roberto Melchiorre, alle prossime elezioni amministrative per il Comune di Asso riguardo ai lavori di sistemazione della frana di Scarenna e al reperimento dei fondi necessari per l’esecuzione delle opere.

La vicenda inizia con un comunicato stampa, datato 31 luglio, con il quale il candidato per la lista “Rinnoviamo Asso”, Tiziano Aceti, ha voluto ringraziare il Presidente del Consiglio regionale, Alessandro Fermi, il sottosegretario Fabrizio Turba, il Consigliere regionale Gigliola Spelzini e la presidente di Comunità Montana Triangolo Lariano Patrizia Mazza per l’ottenimento dei fondi necessari a interventi su tutto il territorio e, nello specifico, al ripristino della strada Asso-Caslino d’Erba, chiusa al traffico a seguito di una frana scesa lungo il versante nel 2010.

Nel comunicato, si legge che, a seguito della frana che causò la chiusura della via di Scarenna, “fu proprio Tiziano Aceti, ai tempi, a interessarsi presso gli enti preposti senza però che la sua iniziativa abbia potuto vedere il successo sperato negli anni a seguire”.

Un’affermazione che non ha lasciato indifferente l’Amministrazione comunale che ha affidato al capogruppo e candidato sindaco, Roberto Melchiorre, una replica: “Tali affermazioni sono assolutamente infondate e false – ha sottolineato Melchiorre – in quanto nel 2010 il signor Aceti non faceva parte di alcuna amministrazione pubblica, come non ha fatto parte di amministrazioni negli ultimi dodici anni, eccezion fatta per una piccola parentesi fra il 2015 ed il 2017 quando ha ricoperto il ruolo di consigliere di minoranza presso il Comune di Asso”.

“Nel 2017 ha deciso di dimettersi dal consiglio comunale per partecipare ad una asta per l’acquisto di un terreno a scarenna vicino alla sua azienda, allontanandosi definitivamente dalla gestione comunale – ha proseguito il capogruppo -. Se avesse mantenuto fede alle promesse elettorali del 2015, in questi ultimi 5 anni avrebbe potuto quantomeno partecipare alla gestione pubblica, ma ha deciso di lasciare il suo posto ad un altro consigliere; pertanto in questi dieci anni non ha avuto alcun titolo per interloquire con le istituzioni che, nel caso, potranno confermare”.

“Poiché la gestione amministrativa è sottoposta a regole ben precise, non possiamo tacere a fronte di affermazioni assolutamente non veritiere”, ha aggiunto Melchiorre che ha poi ribadito come il risultato raggiunto sia frutto del lavoro sinergico tra l’Amministrazione comunale assese e quelle di Canzo, Caslino d’Erba e Castelmarte con l’aiuto della Comunità Montana.

“È doveroso il ringraziamento nei confronti di chi ha creduto nella bontà del progetto, ma ancor prima di chi si è reso disponibile al dialogo e ha deciso di investire somme di danaro per la progettazione. Ma stiamo parlando di amministratori pubblici che, nell’ambito delle reciproche funzioni, hanno attivato tutte le procedure necessarie. La gestione degli interessi dei cittadini assesi viene esercitata dagli amministratori pubblici e non possiamo accettare che per scopi elettorali qualcuno tenti di attribuirsi meriti che non gli competono – ha concluso Melchiorre – I cittadini di Asso meritano lealtà e correttezza”.