Erba

Erba. Trasporto scolastico, è scontro in Consiglio

Caterina Franci 26 Novembre 2019

Erba, Politica

ERBA – E’ scontro sul trasporto scolastico a Erba: ieri sera, lunedì, l’argomento ha tenuto banco in più occasioni. A non convincere è l’aumento del costo del trasporto scolastico, deciso da poco dalla Giunta Comunale, che, come sottolineato più volte dall’opposizione, andrebbe a penalizzare le famiglie meno abbienti. Pur trattandosi, come specificato, di una sperimentazione, la decisione non è piaciuta ai gruppi di minoranza che in Aula hanno più volte attaccato la maggioranza.

Ma facciamo un passo indietro: lo scorso 7 ottobre la Sezione delle Autonomie delle Corte dei Conti si è pronunciata sulla modalità di copertura finanziaria dei costi dei servizi del trasporto scolastico stabilendo che gli Enti Locali, nell’ambito della propria autonomia finanziaria e nel rispetto degli equilibri di bilancio, “possono dare copertura al servizio di trasporto scolastico anche con risorse proprie con corrispondente minor aggravio a carico dell’utenza”.

Sempre in quell’occasione è stato precisato che “dove il Comune ne ravvisi la necessità la quota di partecipazione diretta dovuta dai soggetti beneficiari per la fruizione del servizio può anche essere inferiore ai costi sostenuti dall’amministrazione per l’erogazione dello stesso, ‘o nulla o di modica entità’, purché individuata attraverso meccanismi, previamente definiti, di gradazione della contribuzione degli utenti sulla base delle diverse situazioni economiche”. Una questione che era stata sollevata anche dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani e con cui il Comune di Erba ha dovuto fare i conti.

Erica Rivolta

A cercare di fare chiarezza, con tanto di tabella excel stampata e distribuita a tutto il Consiglio, è stato il vicesindaco Erica Rivolta. Numeri alla mano, la differenza più significativa riguarderà gli utenti con Isee fino a 3 mila euro per i quali la quota annua da zero euro diventerà 60 euro (6,67 euro al mese). Per Isee fino a 5 mila euro la quota annua sarà di 90 euro (10 euro al mese). Due leggere diminuzioni si registrano per gli utenti con Isee fino a 8 mila e 15 mila euro: per questi ultimi la differenza annua sarà di 33 euro in meno rispetto all’anno scorso. Per chi non presenterà l’Isee, invece, il costo del trasporto scolastico sarà di 300 euro l’anno (33 euro al mese).

“Non stiamo parlando di aumenti stratosferici – ha chiarito l’assessore Rivolta – questo resta comunque un problema di tutti i Comuni d’Italia e assicuro che a Erba le tariffe sono ancora contenute. Per dare qualche altro numero, lo scorso anno l’entrata dell’utenza è stata di 17.932,20 euro a fronte di un costo annuo del servizio di 120.954 mila euro. 109 gli utenti totali con una media del costo a utente di 164,52 euro”.

A preoccupare la minoranza è il rischio che, costando di più il servizio, le famiglie decidano di non usufruirne, provvedendo autonomamente al trasporto dei figli a scuola. Già 15, ad oggi, sono le famiglie che hanno ritirato la domanda per la fruizione del trasporto scolastico (129 quelle presentate in totale, 47 hanno già portato l’Isee, 67 invece mancano all’appello).

Enrico Ghioni

 

La voce relativa al trasporto scolastico è stata la più discussa durante l’approvazione del Piano del Diritto allo Studio per l’anno scolastico 2019/2020: “Ho sempre votato a favore, riconoscendo il massimo impegno che il Comune di Erba ha sempre avuto nei confronti delle scuole – ha detto Enrico Ghioni (PD e Liste Civiche di Centrosinistra) – quest’anno però non sarà così. Non posso approvare la decisione scellerata di aumentare i costi del trasporto scolastico, a scuola avviata per di più. C’era stato un aumento di utenti, stasera apprendiamo che lo abbiamo già perso, questo è il primo passo per fare chiudere il servizio. E’ evidente che chi non presenterà l’Isee porterà i figli a scuola in auto piuttosto che pagare 300 euro all’anno, così ci ritroveremo con un servizio di trasporto in deficit e un risparmio esiguo. Vorrei capire qual è l’opportunità di questa scelta, dal momento che la legge stessa non dice che il Comune deve fare pagare grosse cifre ma anzi che può mantenere il servizio gratuito a patto che siano mantenuti gli equilibri di bilancio”.

Ghioni ha continuato: “Guardando i numeri è evidente che i vantaggi saranno per le fasce medie: chi ha più soldi pagherà di meno e chi ne ha meno pagherà di più. Non capisco e non concordo con la logica di questa scelta, è folle e anche ingiusta – ha concluso – se vogliamo modificare le tariffe facciamolo, ma a ragion veduta”.

E’ stato l’assessore a mettere fine alla discussione: “Se ci fossimo adeguati alle disposizioni nel mese di luglio le tariffe sarebbero aumentate in maniera più sensibile. Ripeto, si tratta di una sperimentazione, vedremo come andrà e alla fine dell’anno scolastico faremo le dovute riflessioni. Potremmo intanto prevedere una riduzione delle tariffe per chi fa una sola corsa”.