Como

Como, la Provincia approva il Bilancio: “Graduale ritorno alla normalità”

Caterina Franci 3 Aprile 2019

Como, Politica

COMO – Il Consiglio Provinciale ha approvato nella seduta di ieri, martedì, il bilancio di previsione per il triennio 2019-2021. Con 7 voti favorevoli, 1 contrari e 3 astenuti, Villa Saporiti ha così definitivamente licenziato il documento che aveva già ottenuto il via libera anche dell’Assemblea dei Sindaci nella seduta di giovedì 28 marzo, con 63 voti favorevoli e un astenuto.

“Sono contento di aver approvato il primo Bilancio di Previsione del mio mandato in una data così “anticipata”. Negli anni scorsi l’approvazione era arrivata nel mese di novembre/dicembre, quando ormai la gestione ordinaria aveva avuto svolgimento e nel 2018 a giugno, anno in cui, pur in un quadro non ancora stabile, abbiamo ripristinato anche l’ordinaria programmazione triennale –spiega il Presidente della Provincia di Como, Fiorenzo Bongiasca – Per il triennio 2019-2021 registriamo un ulteriore passo avanti nella direzione di un ripristino della normalità. Normalità che vuol dire approvare il bilancio nei termini di legge, vuol dire poter contare su risorse certe e stabili e su un ripristino della capacità assunzionale. Tutto questo, però, non è ancora definitivamente garantito perché non è ancora chiaro come, a livello politico nazionale, sarà affrontata e risolta la partita delle province”.

La legge di bilancio 2019 ha confermato il sostegno finanziario alle province già tracciato dalla legge di bilancio del precedente anno. Il Governo, infatti, ha deciso di congelare gli effetti delle severe manovre di bilancio che imponevano alle province di concorrere al contenimento della spesa pubblica attraverso una riduzione della spesa corrente di 1.000 milioni di euro per il 2015, 2.000 milioni di euro per il 2016 e di 3.000 milioni di euro a decorrere dall’anno 2017. Per la Provincia di Como l’onere a regime, a partire quindi dall’anno 2017, era stato stabilito in € 29.300.025,80, cifra che avrebbe determinato l’impossibilità di chiudere in pareggio il bilancio. Con la Legge 145/2018 è stato invece stanziato un contributo alle province di 250 milioni di euro annui per gli anni dal 2019 al 2033 da destinare al finanziamento di piani di sicurezza a valenza pluriennale per la manutenzione di strade e di scuole. Per la Provincia di Como si tratta di un’entrata annua di 2.790.959,16 euro.

Per quanto riguarda la spesa di investimento sono stati programmati interventi senza ricorrere a mutui e utilizzando le risorse disponibili per operazioni sulle strade provinciali e sugli edifici scolastici. Anche le risorse derivanti dalle eventuali alienazioni saranno destinate ad interventi di miglioramento della rete viaria nell’anno 2020. Nel complesso, rispetto agli ultimi esercizi finanziari, la spesa di investimento è orientata sulla manutenzione del patrimonio esistente, inteso come interventi sulle scuole e sulle strade. Nel dettaglio 3.200.000,00 euro saranno investiti nella messa in sicurezza delle strade, 2.000.000,00 euro per le riasfaltature e 4.900.000,00 euro per nuove opere. 2.700.000,00 euro saranno poi investiti per la messa in sicurezza delle scuole dove si interverrà anche con 1.800.000,00 euro per adeguamenti anti sismici e 2.600.000,00 per la prevenzione incendi.

“Rimane però il nodo sui costi delle funzioni delegate da parte della Regione Lombardia cioè cultura, protezione civile, turismo, servizi sociali, vigilanza ittico-venatoria e, recentemente, anche alcune competenze in materia di politiche attive del lavoro – aggiunge Bongiasca – Dal 2016 la Regione “concerta” con ogni provincia i fabbisogni economici per sostenere queste funzioni. Per l’anno 2018, l’assegnazione per la provincia di Como è stata pari a 1.320.000 euro, somma che finanzia quasi esclusivamente solo il costo del personale e che è stata confermata anche per l’anno 2019, in quanto la Regione non ha ancora adottato i formali atti di finanziamento. Tuttavia non possiamo dire che le risorse economiche e di personale siano sufficienti, anzi, soprattutto sulle politiche del lavoro e sulla protezione civile abbiamo delle difficoltà che potrebbero portarci a non garantire servizi efficienti e di qualità”.

“I compiti che le province dovrebbero assicurare sui servizi sono ancora ostacolati dalle scarse risorse di personale e da pochi fondi anche in parte corrente. Viene quindi compromessa la funzione di supporto ai comuni su diversi servizi, ma stiamo lavorando per cercare di recuperare questi anni di vuoto istituzionale causato dalla legge Delrio – conclude Bongiasca –  Aggiungo solo che la Legge 145/2018 ha introdotto una disciplina di sostanziale cambiamento delle regole di finanza pubblica relative agli equilibri di bilancio degli enti locali. In particolare sono stati allentati alcuni vincoli e dunque durante l’anno, mediante le opportune variazioni, può essere applicato l’avanzo di amministrazione sia alla spesa corrente, ma soprattutto a quella di investimento, senza limite alcuno. È evidente che questa possibilità ci dà maggiore flessibilità nella gestione delle priorità e dunque la possibilità di essere più incisivi e pronti nella definizione degli interventi secondo le necessità”.