Erba

Bocciata la mozione sul commercio. Ghioni: “Non c’è strategia”

Caterina Franci 24 Giugno 2020

Erba, Politica

ERBA – “Non sapevo bene cosa aspettarmi in Consiglio Comunale, di certo non la situazione surreale che si è creata. Quello che mi sento di dire è solo povero commercio, povera Erba”. Parole deluse quelle del consigliere comunale Enrico Ghioni (PD e Liste Civiche di Centrosinistra) al termine della seduta consiliare di lunedì sera durante la quale è stata discussa la mozione sul rilancio di Erba sia dal punto di vista commerciale che turistico.

Le osservazioni del consigliere comunale, contenute nella mozione, hanno creato un dibattito “vivace e interessante”, come commentato: “Abbiamo discusso a lungo di un problema vero e sentito, sono emersi anche tanti spunti e proposte interessanti – ha detto Ghioni – peccato che alla fine la mozione sia stata bocciata a causa delle premesse che, a detta della maggioranza, dipingevano Erba con toni apocalittici. Quel che ho premesso nella mia mozione, però, è vero e oggettivo – ha continuato il consigliere – Erba non è una città viva, i negozi continuano a chiudere e le serrande ad abbassarsi: un centro così, desolato e desolante, non attira certo gente“.

La maggioranza, però, non si è trovata d’accordo con le premesse della mozione di Ghioni, annunciando così il voto contrario: “Onestamente sono rimasto perplesso – ha dichiarato il consigliere – la mia mozione è stata scritta e protocollata quattro mesi fa, ci sarebbe stato tutto il tempo per fare gli emendamenti del caso. Per quanto mi riguarda quanto accaduto dimostra, ancora una volta, che questa amministrazione non ha un piano e una strategia sul commercio, altrimenti in tre anni si sarebbe già mosso qualcosa, invece siamo da capo”. Ghioni è tornato sull’opportunità di intervenire sull’arredo urbano con un intervento di riqualifica: “Si sarebbe potuta investire, ad esempio, una parte di soldi arrivati dalla dismissione delle quote di Enerxenia, mentre resta aperto il discorso delle ex aree industriali dismesse: tocca al Comune convocare al tavolo i privati e capire come procedere, altrimenti non si muoverà mai nulla”.

Con la discussione in stallo, il presidente del Consiglio ha provato a mediare tra le parti, proponendo alla maggioranza di prendersi tempo fino al 13 luglio, data del prossimo Consiglio Comunale, per presentare eventuali emendamenti alla mozione in modo da poterla ridiscutere e approvare. “La proposta non ha avuto esito positivo – ha detto Ghioni – mi è stato chiesto dalla maggioranza di stralciare le premesse della mia mozione e poi avrebbero votato a favore. Io mi son limitato a dire quel che penso, ossia povero commercio, e povera Erba”.

Anche il capogruppo di Fratelli d’Italia Claudio Ghislanzoni è intervenuto, proponendo a Ghioni di ritirare la mozione e di “riscriverla” insieme: “Credo davvero che la mozione abbia permesso di intavolare una bellissima discussione in Consiglio Comunale – ha commentato Ghislanzoni – per una volta si è verificato quello che io stesso auspico da tempo: un confronto e una condivisione sopra le parti tra maggioranza e minoranza. Così, intravedendo la possibilità di un esito positivo e costruttivo, ho proposto al consigliere Ghioni di rielaborare insieme la sua mozione. Con mio stupore non ha voluto, preferendo metterla ai voti. Sulle premesse, concordo con la maggioranza nel rilevare una vena polemica che poteva essere tralasciata”.

Alla fine, la mozione è stata messa ai voti, con il seguente esito: 9 contrari, 1 astenuto (il consigliere Ghislanzoni, Fdi) e 5 a favore (Ghioni, Pd e Liste civiche di centro sinistra; Torchio, Democrazia Partecipata; Proserpio e Farano, Erba Primaditutto; Ciceri, Fratelli d’Italia).