Erba

Aria inquinata, Airoldi: “Monitoraggio costante, non siamo in allarme”

Caterina Franci 18 Giugno 2019

Erba, Politica

Il sindaco Veronica Airoldi

ERBA – Punto di partenza della seconda interpellanza presentata dal gruppo Fratelli d’Italia è invece la situazione emersa in seguito alla misurazione degli inquinanti presenti nell’aria effettuata lo scorso 4 giugno: secondo quanto rilevato, infatti, durante la giornata in questione si sarebbe verificato un picco giornaliero di ozono pari a 187 microgr/mc con una media giornaliera pari a 172 microgr/mc, valori che hanno superato la soglia di rilevanza e i cui effetti sarebbero perdurati durante tutta la settimana.

“L’interpellanza presentata dal nostro gruppo ha come obiettivo la richiesta di precisazione che deriva da un fenomeno che ha attivato l’attenzione di molti in città e che ha avuto rilevanza perché un fenomeno inusuale per Erba – ha spiegato il consigliere Ghislanzoni (Fratelli d’Italia) – Approfondendo il tema abbiamo appurato che gli agenti inquinanti che portano a un eccesso di ozono soprattutto nei mesi estivi sono legati alle presenza di processi industriali all’uso di solventi e ad altri processi non strettamente legati, dunque, al solo traffico veicolare”.

Da qui la richiesta: “Crediamo sia opportuno capire se sia stata fatta una valutazione – ha precisato il consigliere -L’Amministrazione ha accertato le fonti di inquinanti? In tal caso, vorremmo sapere se siano stati ipotizzati degli interventi e in presenza di questa quantità se ci sia un’indicazione per intervenire e come si intenda intervenire”.

E’ stato il sindaco Veronica Airoldi a rispondere: “Prima di rispondere vorrei fare una premessa. In questi mesi l’Amministrazione ha compiuto passi in questa direzione inoltrando la richiesta ad Arpa per aumentare i punti di misurazione degli inquinanti atmosferici con il posizionamento di altre centraline in via XXIV maggio, via Valassina, via Resegone, via Turati, via Como, via Cantù e via Marconi. Arpa ci ha tuttavia risposto che la centralina presente è di fatto sufficiente per monitorare le sostanze in città e che l’unica azione alternativa per approfondire le analisi sarebbe quella di individuare altre sostanze inquinanti da controllare. Ci stiamo muovendo facendo le verifiche necessarie. A questo si aggiungono i monitoraggi effettuati negli scorsi mesi riguardo all’inquinamento elettromagnetico”.

Riferendosi all’interpellanza del gruppo di minoranza, il primo cittadino ha quindi aggiunto: “Leggendo i chiarimenti di Arpa relativamente all’ozono si possono dare alcune risposte: Arpa specifica cosa sia l’ozono e sottolinea che le concentrazioni della sostanza sono più alte nei mesi estivi al pomeriggio. Inoltre, aggiunge che l’ozono per effetto dei rimescolamenti delle masse d’aria si può formare dopo diverso tempo e anche in luoghi molto lontani dalle fonti e può subire fenomeni di trasporto: quindi, non necessariamente le cause si possono riscontrare all’interno della città. L’ente dispensa alcune indicazioni da attuare a livello personale mentre altre indicate  potrebbero avere effetti importanti se applicati su larga scala. Inoltre, secondo quanto riportato, non ci troveremmo in una situazione di allarme”.

Soddisfatto della risposta il consigliere Ghislanzoni che ha quindi dichiarato: “Grazie al sindaco per la sua precisione. Anche io avevo avuto indicazioni sul fatto che le sostanze potessero essere state prodotte in altri luoghi. Credo sia importante la valutazione del fenomeno per fornire indicazioni a riguardo. Mi permetto solo di consigliare di divulgare le indicazioni fornite da Arpa alla popolazione attraverso i canali istituzionali”.