Ponte Lambro

Ponte Lambro. Emergenza Covid, la lettera di Cocchiararo (Valori in Comune)

Caterina Franci 6 Giugno 2020

Politica, Ponte Lambro

PONTE LAMBRO – Riceviamo e pubblichiamo:

“Lo scorso 23 aprile si è tenuto – via remoto – il Consiglio Comunale a Ponte Lambro (dopo circa quattro mesi dall’ultimo), al termine del quale il Sindaco ha dichiarato: “Mi è molto dispiaciuto il voto al punto numero 5 della variazione di bilancio. Dopo tutto quello che è stato detto durante la serata mi sarei aspettato un comportamento più responsabile da parte del Gruppo di Minoranza. Mi spiace sapere e dover ribadire che la Maggioranza sarà ancora da sola nell’affrontare questa emergenza e dovrà farlo cercando di essere il più possibile accanto ai suoi concittadini. Di questo comunque rimarrà traccia”.

Il Sindaco con queste affermazioni evidentemente dimentica un punto cardine della democrazia: il governo della Maggioranza nel rispetto della Minoranza.
Ciò significa che l’espressione di voto è un diritto sacrosanto di ogni gruppo politico o consiliare e nessuno può eccepire nulla. Ciascuno si assume le proprie responsabilità.

Corre l’obbligo di chiarire innanzitutto che solo un voto è stato contrario al punto numero 5 della variazione di bilancio, gli altri tre componenti della Minoranza hanno espresso un voto di astensione e spiego ora la motivazione.

La riflessione del mio gruppo e mia è stata quella che davanti a una situazione emergenziale, come quella che stiamo vivendo, sarebbe stato necessario e importante da parte della Maggioranza di coinvolgere l’opposizione innanzitutto con una conferenza dei capigruppo dove le scelte per far fronte a questa calamità dovevano essere condivise e lo sarebbero state.
 Peccato che ciò non sia accaduto e soltanto nel corso del Consiglio Comunale del 23 aprile 2020 siamo venuti a conoscenza delle scelte fatte dalla Maggioranza.

Non avremmo certamente potuto votare a favore di questa variazione, non per la finalità della stessa – l’aiuto sociale – ma per il semplice motivo che ciascun componente del mio Gruppo è stato contattato da cittadini che pur avendo presentato domanda per ottenere i buoni spesa di prima necessità, le stesse non sono state accolte e questi cittadini non hanno avuto neppure una risposta esplicativa del diniego o del mancato accoglimento.

Peraltro, tante sono state le richieste di chiarimenti in Consiglio Comunale non fornite al momento e rinviate a future risposte, solo in parte pervenute dopo nostri solleciti e con sensibile ritardo. Alcune risposte, ad oggi, non sono state date.

In data 7 maggio 2020 – con spirito collaborativo – ho inviato, per PEC,  due mozioni finalizzate ad affrontare questa emergenza, una per la sospensione di Imu, Tari e di altri tributi locali minori (imposta di pubblicità, occupazione del suolo pubblico) fino al 30 novembre 2020 e una per il sostegno alle attività del territorio più colpite a causa del COVID-19.

Vista l’attualità e l’importanza degli argomenti trattati, auspicavo la convocazione di un Consiglio Comunale nel più breve tempo possibile per l’approvazione di dette mozioni.

Al momento sono stati concessi ai bar solo ulteriori spazi pubblici non gravati dalla Tosap e alcune mascherine unitamente ad una piccola tanica di disinfettante mani alle piccole e medie imprese di Ponte Lambro.

Nulla circa l’IMU, TASI e TARI, anzi, in questi giorni, i cittadini stanno ricevendo gli F24 per il pagamento della “nuova IMU” entro il 17 di questo mese di giugno.

Infine il Consiglio Comunale non è stato ancora convocato. Questa è democrazia?

A questo punto mi piacerebbe capire cosa intenda il Sindaco per “collaborazione” e per “comportamento più responsabile” da parte della Minoranza.

Francesco Cocchiararo
Capogruppo di ‘Valori in comune’