ERBA – Riceviamo e pubblichiamo:
Vorrei comunicare e condividere con quante più persone possibili il disservizio del piano vaccinale della Regione per gli over 80 a domicilio. Di seguito la mia situazione personale ed il mio appello, condiviso anche sui social.
Ad oggi, 7 aprile 2021, mia nonna, 90 anni, non autonoma, con invalidità del 100% non è ancora stata vaccinata. Come spiegato e richiesto dalla Regione Lombardia, il 26 febbraio abbiamo fatto la prenotazione tramite medico di base per richiedere il vaccino a domicilio (il portale Aria, attivo in quel periodo, non permetteva di segnalare over 80 non autonomi e non trasportabili).
Sono passati ben 40 giorni e non abbiamo ricevuto alcuna notifica o contatto da parte di Regione Lombardia e ATS Como per la somministrazione a domicilio.
Abbiamo sollecitato il medico di base, che sta ancora aspettando informazioni e dosi di vaccino da somministrare a domicilio dall’ATS competente. Abbiamo chiamato il numero verde di Regione Lombardia che ci ha detto di contattare il medico di base.
Un cane che si morde la coda, in cui i cittadini fragili non sono considerati.
L’assessore Letizia Moratti ha detto che gli over 80 iscritti hanno la possibilità di recarsi presso il centro vaccinale più vicino, da oggi e fino all’11 aprile. Ma come posso pensare di portare mia nonna non trasportabile in un centro senza appuntamento e dover magari, nella migliore delle ipotesi, attendere ore e nella peggiore, dover tornare a casa perché i vaccini a disposizione non sono sufficienti?
Le persone più fragili, per scelta nazionale, avrebbero dovuto essere le più tutelate.
La Regione Lombardia dovrebbe vergognarsi di come sta gestendo questo piano vaccinale.
Siamo stanchi, siamo sfiduciati e siamo arrabbiati. Ricevere un vaccino è un diritto, siete stati voi a scegliere di vaccinare prima gli anziani! Quante persone/categorie sono state vaccinate in Lombardia prima ancora di concludere la vaccinazione degli over 80? Adesso basta, non sto più in silenzio. Vergogna!
I.C.