Emergenza Coronavirus, la lettera della comunità Emmaus

Caterina Franci 3 Aprile 2020

Lettere

ERBA – Riceviamo e pubblichiamo:

La comunità Emmaus in periodo di corona virus – Situazione e proposte La comunità Emmaus sta vivendo, come tutti i cittadini, un momento particolarmente difficile che potrebbe avere conseguenze drammatiche sulla sua stessa esistenza. Emmaus Erba, come tutte le 18 realtà Emmaus Italiane, e come il resto delle realtà Emmaus presenti in circa 40 Paesi del mondo al nord come al sud del pianeta, hanno come uno dei pilastri fondamentali della loro esistenza quello di autosostenersi attraverso il lavoro. Persone provenienti da aree diverse dell’emarginazione e con diverse problematiche, a Emmaus trovano un tetto e vengono coinvolte nell’attività tradizionale di raccolta e riutilizzo del materiale usato riuscendo sia ad avere le risorse economiche per potersi mantenere, sia la possibilità di finanziare e sostenere tante azioni di solidarietà locali ed internazionali.

Nulla è richiesto per il mantenimento e accompagnamento di queste persone alle istituzioni pubbliche. Questo è possibile grazie alla risorsa principale di cui Emmaus dispone e cioè la gestione del mercatino dell’usato dove è esposto il materiale donato dalle famiglie.

Oggi abbiamo un grosso problema: per le note vicende del corona virus le nostre attività sono completamente chiuse. Già da parecchi giorni il camion non esce per effettuare i ritiri del materiale e i nostri mercatini sono chiusi: le prospettive non sono certamente buone! Le nostre capacità economiche attuali sono fragili e non abbiamo un capitale tale che ci permetta di guardare al futuro con tranquillità: possiamo sopportare questa situazione un mese o poco più.

Tra le misure prese dal governo per sostenere tutte le categorie a rischio non ravvisiamo un qualche capitolo che riguardi un’esperienza come quella di Emmaus: non abbiamo convenzioni con l’ente pubblico per ospitare chi è senza fissa dimora o in situazioni di estremo disagio perché non chiediamo soldi per l’accoglienza.

Il mantenersi col proprio lavoro ritrovando in questo la propria dignità è uno dei pilastri di Emmaus ma a malincuore oggi ci è impossibile concretizzarlo per la pandemia in atto. Sappiamo tutti che oggi l’emergenza è sanitaria, una priorità assoluta, ma non ci possiamo dimenticare delle persone che ospitiamo nelle comunità e che vorremmo continuare ad ospitare in futuro.

E’ per questo che mi rivolgo a voi amministratori, politici. È con fatica che scrivo queste parole di ricerca di sostegno ed aiuto economico, chiedo a chi può di sostenerci e, nello stesso tempo, di divulgare ad altri amici, conoscenti, politici la nostra situazione. Purtroppo un’altra fatica è il non riuscire a vedersi, ad incontrarsi per discutere, confrontarsi. Dobbiamo con forza attivarci per portare avanti la nostra realtà e continuare insieme il nostro essere Emmaus. Grazie

Per le donazioni: IBAN IT41O0832951270000000200736

Massimo Resta
Emmaus Erba