Caso Gilardoni Raggi X: chiuse le indagini, sei indagati

Caterina Franci 11 Gennaio 2017

Fuori provincia

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MANDELLO DEL LARIO – Altri quattro indagati oltre all’ex presidente Cristina Gilardoni e all’ex capo del personale Roberto Redaelli:  per il caso Gilardoni sono iscritti nel registro degli  indagati anche Alberto Comi, ex direttore di Confidustria Lecco e che avrebbe svolto il ruolo di consulente del lavoro per l’azienda mandellese, Andrea Ascani Orsini, nipote dell’ex presidentessa e socio di minoranza, e due medici interni Stefano Marton e Maria Papagianni.

Martedì, in Questura a Lecco, sono stati convocati gli oltre cinquanta lavoratori, parti lese nel procedimento, per ricevere la notifica della fine degli accertamenti compiuti dalla Squadra Mobile.

“La svolta tanto attesa è finalmente arrivata e infatti essere venuti a conoscenza della chiusura dell’inchiesta su quanto accaduto nel corso degli anni alla Gilardoni raggi X di Mandello è certamente motivo di grande soddisfazione. La documentazione relativa alla definizione degli accertamenti effettuati dalla Polizia è stata notificata ai lavoratori dell’azienda. Adesso però è indispensabile che sia fatta luce in modo definitivo su quanto accaduto e che chiunque abbia responsabilità nella vicenda paghi”. Emilio Castelli, della Fim Cisl di Lecco, commenta così la svolta nel “caso Gilardoni” intervenuta in questo inizio di nuovo anno. E auspica tempi brevi per… i verdetti.

“Ma adesso ciò che più conta è porre la parola fine a questa brutta vicenda – afferma sempre Emilio Castelli facendosi interprete anche del pensiero di Fabio Anghileri della Fiom Cgil, che a sua volta ha seguito il “caso” fin dalle prime battute – e, torno a ripeterlo, chi è responsabile di quanto accaduto deve pagare”.

“La forte quanto convinta azione messa in campo dal sindacato e dai lavoratori della Gilardoni – conclude l’esponente della Fim Cisl – ha consentito di mettere anche l’ultimo tassello a un puzzle che si era fatto oltremodo complicato, a riprova del fatto che le battaglie per le giuste cause si possono vincere”.

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