Erba

Un’estate a teatro: il Giardino delle Ore presenta “Artigiano”

Miryam Colombo 16 Giugno 2018

Erba, Teatro

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Simone Severgnini con il manifesto di “Sogno di una notte di mezza estate” davanti alla sede della compagnia

 

ERBA – Una stagione estiva ricca di proposte e di esperienze quella presentata venerdì 15 giugno da Simone Severgnini, direttore artistico de “Il Giardino delle Ore”. Il programma della seconda edizione di Artigiano, il festival dei fabbricanti d’arte, è il risultato del lavoro svolto dal laboratorio permanente della compagnia che, in chiusura d’anno, conta 110 iscritti: “Sono entusiasta dell’energia che si respira – ha dichiarato Simone Severgnini – Gli allievi delle classi più alte stanno ormai sviluppando una propria sensibilità artistica con proprie tematiche e i testi messi in scena ne sono una dimostrazione”.

Ed è proprio “Il Mio Canto”, in scena a Canzo venerdì 29 giugno, a lanciare questa sfida: si tratta di una riflessione sul tema dell’estraneo e dello straniero nato dalla rielaborazione di “Canto di Natale” di Dickens ad opera di Vladimir Coroletchi, artista e allievo del Giardino. Un esempio della volontà da parte della compagnia di allargare il bacino di produzione interna, lasciando spazio alla creatività dei suoi membri.

L’offerta del festival alterna produzioni teatrali del Giardino delle Ore a esperienze artistiche di diverso genere ad opera di artisti che collaborano con la compagnia. La nota di particolarità è sicuramente data dal legame con il territorio: “La rete di comuni che partecipano si è allargata a Caslino d’Erba e Canzo dimostrandoci quanto le istituzioni accolgano l’evento – ha proseguito Severgnini – Con l’edizione 2018 abbiamo deciso di sviluppare la proposta del Landscape Performing Arts integrando le proposte artistiche con il paesaggio, con il territorio e includendo anche spazi non convenzionali”.

E il territorio, in particolare il Lago di Pusiano, torna come immagine portante ne “La Donna del Mare”, in scena sabato 30 giugno e domenica 1 luglio a Ponte Lambro. Simone Severgnini dirige 7 giovani allievi attori rielaborando il capolavoro del drammaturgo danese Ibsen: le sponde dei fiordi norvegesi diventano quelle del lago di Pusiano, filo conduttore la lontananza di questi luoghi dal turismo di massa.

Simone Sergnini con la locandina di “Sogno di una notte di mezza estate”

Palcoscenico di “Sogno di una notte di mezza estate”, in scena il 7, 8, 13 e 14 luglio, sarà il Teatro Licinium con le sue suggestioni: “Due sono le particolarità di questa produzione: 20 dei 21 allievi del cast interpreteranno alternandosi ogni sera un personaggio e una comparsa e la doppia platea – ha spiegato Severgnini – Il Licinium è perfetto per ambientare la commedia shakespeariana, divisa tra Atene e il bosco: il pubblico non solo, come già nel Sogno dell’Accademia dei Licini, assisterà allo spettacolo rappresentato tra il palco con il colonnato e la parte posteriore a ridosso del bosco, ma si sposterà fisicamente dalle sedie a ‘sedute alternative’ come cuscini, coperte e sgabelli. Per la compagnia è importante poter andare in scena al Licinium, a cinque anni dall’ultima rappresentazione, perché significa far rivivere un luogo amato dagli erbesi che apprezzano il teatro”. L’evento è a costo zero: “Chiediamo un contributo minimo perché siamo un’impresa capace di creare business culturale. E credo che questo sia un merito”.

Domenica 15 luglio sarà la volta dei Percorsi per spettatori attivi: una camminata nel silenzio per riportare alla memoria i ricordi e le radici più intime e personali. I partecipanti troveranno alla conclusione 6 attori ‘confessori’ ai quali potranno confidare le proprie emozioni da cui, poi, potrebbero nascere dei nuovi testi teatrali.

La comicità dei teatri milanesi sbarcherà anche a Erba nella Stand Up Night di giovedì 19 luglio: la Birreria Majnoni ospiterà tre giovani comici che porteranno l’ironia bruciante della Stand Up Comedy nel loro spettacolo dal vivo.

A chiudere il festival è la 24H Maratona teatrale di sabato 21 e domenica 22 luglio: 24 ore di arte aperto da “Radici#1”, una camminata lungo il corso del fiume Lambro lungo il quale il pubblico incontrerà gli attori che li richiameranno all’ascolto delle proprie radici prima di proseguire verso nuove. “Se vi dico Lambro, voi cosa pensate? Il fiume. Il nostro fiume. Quello che da sempre è stato il solco e la via che segnavano la valle, sulle cui colline è sorta la Brianza”. Seguiranno “Bridge of Music”, live musicale a Villa Guaita con cucina aperta, e il palco aperto al True Beer di Erba, dove chiunque potrà esibirsi come desidera. I partecipanti passeranno la notte presso la sede del Noivoiloro per una nottata di Jam Session per poi spostarsi al Licinium per lo yoga e per una seduta di open training session con gli attori del Giardino. Alcuni esperti, tra cui Mary Rose Mayelè, Mario Bianchi e Virginia Ortalli, spiegheranno cosa significhi portare il teatro fuori dai luoghi convenzionali. Seguiranno il pic nic e una passeggiata in collaborazione con il Cai da Erba fino al Forum Franciscanum di Caslino dove l’Orchestrina delle Ore accompagnerà il pubblico in un viaggio poetico.

La prima edizione del 2017 ha visto più di 800 spettatori al teatro Licinium e quasi 500 a Villa Guaita per il Bridge of Music.

Per altre info visitare il sito della compagnia