Erba

Pronti a partire i saldi estivi, l’appello: “Comprate in città”

Caterina Franci 6 Luglio 2018

Economia/Lavoro, Erba

ERBA – Prenderà al via domani la stagione dei saldi estivi: gli sconti partiranno in Lombardia e anche a Erba c’è grande attesa tra gli amanti dello shopping e tra i commercianti, reduci da un periodo di stallo sul fronte degli acquisti. 

Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio nazionale, ogni famiglia italiana spenderà in media per l’acquisto di articoli in saldo di abbigliamento e calzature, le tipologia di acquisto più frequenti, poco meno di 230 euro, un acquisto medio di 98 euro a persona, per un valore complessivo intorno ai 3,5 miliardi di euro.

Un appuntamento oramai fisso e atteso, quello dei saldi, come ricordato da Michele Riva, commerciante e portavoce di Confcommercio Erba: “Gli sconti arrivano in un periodo di stagione piena, e non di fine stagione, lo ricordiamo, e come ogni anno ci auguriamo che possano dare un po’ di respiro alle attività commerciali sofferenti. Speriamo sia una buona stagione”.

“I saldi non rappresentano il massimo profitto per le attività – ha commentato Carlo Tafuni, funzionario di Confcommercio – considerando però il periodo particolare che il commercio sta attraversando possono sicuramente avere riscontri positivi. Anche quest’anno è attiva la campagna Saldi Chiari, dedicata al rapporto col cliente. Rinnovo l’invito agli erbesi, ma non solo, a fare acquisti presso i negozi di Erba, per sostenere il commercio e il tessuto economico cittadino. Qui oltre alla qualità i clienti potranno trovare accoglienza e riguardo, un servizio, riteniamo, irrinunciabile”.

Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Confcommercio ricorda alcuni principi di base:

1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art. 1519 ter cod. civile introdotto da D.L.vo n. 24/2002). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

2. Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.

3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante.

4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso.

5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.