Nel comasco 14 mila cassintegrati in meno rispetto allo scorso anno

Andrea Brivio 23 Aprile 2022

Economia/Lavoro

COMO – Il 3° rapporto UIL del Lario sulla cassa integrazione nelle province di Como e Lecco rileva che nel mese di marzo 2022 rispetto allo stesso mese dell’anno 2021 mostra la diminuzione delle ore di cassa integrazione nelle due province di Como (ore 779.624, -88,0%) e di Lecco (ore 48.789.097, -88,2 %).

Anche, il confronto tra le ore di cassa integrazione di marzo con febbraio fanno registrare una diminuzione della richiesta (Como -27,7%;, Lecco -35,4%). La diminuzione è in tutti i settori produttivi ed in entrambe le province, nel periodo gennaio-marzo 2022 rispetto a gennaio-marzo 2021:

  • Industria: Como -73,5%; Lecco -77,7%.
  • Edilizia: Como -79,3%; Lecco -90,1%.
  • Artigianato: Como -100%; Lecco -100%.
  • Commercio: Como -81,2%; Lecco -97,2%.

Il numero di lavoratori in cassa integrazione nel periodo gennaio-marzo 2022, sono stati Como 4.720 (-14.474 rispetto a gennaio-marzo 2021), Lecco 1.602 (-7.225 rispetto a gennaio-marzo 2021).

“Sembra che la situazione economica delle due province non abbia subito grosse conseguenze dalla guerra tra Russia e Ucraina, rispetto al resto del paese, ma se si valutano i dati del primo trimestre 2022, nello specifico le ore di cassa integrazione straordinaria autorizzate, si assiste ad una crescita della richiesta di ore in entrambe le province rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente più marcata a Como, ciò sta a significare difficoltà strutturali delle aziende – spiega Salvatore Monteduro, segretario provinciale della Uil Lario – Resta, quindi, una forte preoccupazione per il futuro, considerando anche le problematicità legate ai rincari del prezzo dei beni energetici e le difficoltà di reperimento delle materie prime per le aziende, una situazione che potrebbe avere riflessi negativi sull’occupazione”.