Como

Meno assunzioni previste nel comasco e sempre più precarie

Caterina Franci 3 Luglio 2018

Como, Economia/Lavoro

LECCO – Non sono positivi gli ultimi dati sulle previsioni occupazionali per il comasco: è la Uil a diffondere gli ultimi elaborati del progetto Excelsior di UnionCamere che monitora il fabbisogno delle imprese dal punto di vista del personale e quindi delle nuove assunzioni.

Un bisogno che diminuisce nel trimestre tra giugno e agosto, per le aziende delle province di Lecco e Comodi 1.420 unità per le aziende comasche e di 770 unità per quelle lecchesi, rispetto ai dati del periodo maggio-luglio. Una tendenza regionale: in Lombardia il calo è di 30.060 addetti di cui -10.520 nell’industria e -19.530 nei servizi. Nel comasco è il settore dei servizi a subire la diminuzione maggiore (-920) seguito dall’industria (-5510).

Nel lecchese i due comparti si dividono equamente il calo della domanda occupazionale (-390 addetti per entrambi). “Una diminuzione molto probabilmente legata al periodo delle vacanze estive, dove si manifesta una sospensione di molte delle attività del settore industriale e di conseguenza dell’indotto generato negli altri settori ad essa collegati” spiega il segretario della Uil del Lario, Salvatore Monteduro. Ancora una volta i dati confermano che il contratto a tempo determinato è quello maggiormente prediletto dalle aziende: in Lombardia, su 221.900 assunzioni nel trimestre giugno-agosto è previsto il 27% di contratti a tempo indeterminato, 60% a tempo determinato, 8% di apprendistato, 5% di altri contratti; in provincia di Como, su 9.950 assunzioni nel trimestre giugno-agosto è previsto il 21,6% di contratti a tempo indeterminato, 63,7% a tempo determinato, 8,7% di apprendistato, 6,0% di altri contratti; infine a Lecco, su 6.030 assunzioni nel trimestre giugno-agosto è previsto il 26,3% di contratti a tempo indeterminato, 58,4% a tempo determinato, 9,2% di apprendistato, 6,0% di altri contratti.

È il settore industriale quello nel quale si manifestano maggiori assunzioni a tempo indeterminato, il 36% in Lombardia, il 38,6% nel comasco e il 39,8% nel lecchese, mentre, il settore del turismo è quello dove il contratto a tempo indeterminato è impiegato di meno (11% in Lombardia, 6,1% a Como; 3,1% a Lecco).

Le figure professionali più ricercate in valore assoluto nel mese di giugno, in provincia di Como sono cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici (710 unità), mentre per la provincia di Lecco sono operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche (330 unità): “Dati questi che confermano il buon andamento del settore metalmeccanico per il territorio di Lecco e del Turismo per quello di Como – prosegue Monteduro – I dati sulla domanda di lavoro delle imprese evidenziano da un lato la crescita dell’occupazione complessiva, dato questo positivo, ma dall’altra parte resta il problema legato all’aumento dei rapporti di lavoro precario. È necessario, quindi, incentivare forme di occupazione stabile e sostenere politiche di sviluppo del turismo destagionalizzato”.