Como

Lavoro, Uil: assunzioni in crescita ma ancora poco stabili

Lorenzo Colombo 24 Agosto 2018

Como, Economia/Lavoro

COMO / LECCO – Previsioni positive quelle raccolte dalla Uil del Lario attraverso i dati di Unioncamere: le aziende nelle province di Como e Lecco nel trimestre agosto-ottobre 2018 prevedono una crescita nella domanda occupazionale rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (agosto-ottobre 2017) di 770 assunzioni per le aziende comasche e di 470 per quelle lecchesi.

Sono 330 le assunzioni previste nelle industrie della provincia di Como, 470 in quelle lecchesi mentre nel settore sei servizi la domanda di lavoratori è rispettivamente di 440 e 310 lavoratori nelle due province.

Ancora una volta, spiegano dalla Uil i dati confermano che il contratto a tempo determinato è quello maggiormente prediletto dalle aziende: a Como è in aumento del 10% e a Lecco del 7% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

A Como, sono previste assunzioni al 25% con contratti a tempo indeterminato, al 66% a tempo determinato, al 5% di apprendistato, al 4% di altri contratti; A Lecco, per il 28% con contratti a tempo indeterminato, il 62% a tempo determinato, il 6% di apprendistato, il 3% con altri contratti.

È il settore industriale quello nel quale si manifestano maggiori assunzioni a tempo indeterminato per quanto riguarda le imprese della Provincia di Como con il 43%, mentre, per Lecco è il settore dei servizi alle imprese con il 38%:

Le figure professionali più ricercate in valore assoluto nel mese di agosto 2018 in Provincia di Como sono cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici (260 unità); mentre per la Provincia di Lecco sono operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche (130 unità), dati questi che confermano il buon andamento del settore metalmeccanico per il territorio di Lecco e del Turismo per quello di Como.

Il Segretario della Uil del Lario, Salvatore Monteduro

“I dati sulla domanda di lavoro delle imprese evidenziano da un lato la crescita dell’occupazione complessiva, dato questo positivo, ma dall’altra parte resta il problema legato all’aumento dei rapporti di lavoro di tipo precario – spiega il segretario della Uil del Lario, Salvatore Monteduro – È prematuro valutare quale siano gli effetti delle modifiche introdotte dal decreto ‘dignità’ ai contratti di lavoro a tempo determinato, anche in considerazione del fatto che è previsto un periodo transitorio fino al 31 ottobre per l’applicazione delle nuove norme sui contratti a termine già in corso. Ma può essere già espressa una prima considerazione di merito: chi ha paventato una perdita complessiva di posti di lavoro, a seguito dell’entrata in vigore delle modifiche legislative, ha fatto una analisi errata o quanto meno azzardata, almeno per quanto dimostrano alcuni indicatori del mercato del lavoro nei nostri territori, tra i quali la riduzione dell’utilizzo delle ore di cassa integrazione”.

“Certo non è tutto rose e fiori – prosegue il sindacalista – a ripresa economica in atto è principalmente dovuta alla domanda estera e le aziende che non sono inserite nel processo di internazionalizzazione o vivono essenzialmente della domanda interna continuano a soffrire, e alcuni settori come quello dell’edilizia ne subiscono maggiormente gli effetti e il rischio di assistere ad un’occupazione altalenante è concreto. È quindi necessario attivare una politica di investimenti pubblici, necessari per realizzare, ammodernare e mettere in sicurezza le infrastrutture urbane, che costituiscono la base dello sviluppo economico e sociale del paese”.