Albavilla, Alserio, Bosisio Parini, Orsenigo

“Imprenditori…in Batteria”: la filanda albavillese dei Dubini

Admin Altreforme 18 Settembre 2013

Albavilla, Alserio, Bosisio Parini, Economia/Lavoro, Orsenigo

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Filanda Dubini convegno mostra e libro settembre ottobre 2013 (4)

ALBAVILLA – L’omaggio della famiglia Dubini agli albavillesi.

In paese tutti ricordano la vecchia filanda, probabilmente anche i bambini la conoscono visto che, fino a qualche anno fa, faceva parte del “panorama” albavillese di via Porro. È impossibile non averne mai sentito parlare, non fosse altro per il nome della zona verdeggiante che collega la strada della filanda con l’area del cimitero: la “val della Batteria”.

I Dubini vogliono ricordare agli albavillesi, e non solo, la bella storia della filanda e rendere omaggio a tutti coloro che hanno lavorato lì.

La famiglia Dubini arrivava da Milano e aveva origini valtellinesi. Giuseppe Dubini ha sposato Amalia Giobba, vedova di Pietro Porrro, il fondatore dell’azienda serica di via Porro. I Dubini sono subentrati nella proprietà nel 1875, trasformandola da attività artigianale a una vera e propria società industriale. Tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 la Dubini è stata il cuore della seta nell’alta Brianza e nel comasco, un punto di riferimento importante. Era solo l’inizio. Tra le due Guerre, infatti, l’attività è diventata sempre più strategica e si è spinta in tutta Europa, vendendo i prodotti soprattutto sul mercato estero. “Ad Albavilla il vento e l’aria pulita favorivano il baco e così il nostro filato era considerato tra i migliori d’Europa – ricorda uno dei discendenti, Nicolò Dubini – Nella mia famiglia c’erano soprattutto tecnici e ingegneri perciò, con loro, la Dubini ha subito uno sviluppo tecnologico di grande importanza: rappresentava l’innovazione nel suo campo”. In quegli anni, quindi, la Dubini ha aperto altri stabilimenti sul territorio: ad Alserio, a Bosisio e a Orsenigo. Dava lavoro a più di 1000 persone, soprattutto donne e bambini.

Filanda Dubini convegno mostra e libro settembre ottobre 2013 (2)

Nel dopoguerra, con l’avvento della Cina, l’industria serica in Italia ha subito uno stravolgimento ma la Dubini, grazie al signor Camillo, è riuscita a reinventarsi volgendo la propria attenzione al sintetico. L’attività si è trasformata ed è stato necessario un nuovo investimento. Tutte strategie che hanno prolungato la vivace vita di questa azienda fino alla metà degli anni ’90: “La filanda di Albavilla ha chiuso nell’86, mentre l’ultimo stabilimento, quello di Orsenigo, a metà anni ‘90”.

“Attraverso un convegno, una mostra e una pubblicazione la famiglia Dubini, imparentata con le più importanti dinastie del nostro Paese, come i Gavazzi, con il patrocinio dell’assessorato alla Cultura del Comune, vuole ricordare questo forte legame con il territorio – afferma l’assessore alla Cultura Gabriele Parravicini – Due uomini di questa importante famiglia, Giuseppe e Antonio, sono stati sindaci del nostro Comune, a dimostrazione di quanto fossero conosciuti e apprezzati, e hanno persino scelto il paese per la loro sepoltura: si trovano all’interno di una cappella nel nostro cimitero. I Dubini hanno sempre avuto un rapporto stretto, quasi “alla pari”, con le maestranze. Sono stati i primi imprenditori moderni e hanno avuto il desiderio di condividere un sistema di lavoro e addestrare e tutelare i dipendenti. E poi hanno lasciato la villa che ospita attualmente i padri Betharramiti che tutti gli albavillesi possono ammirare e utilizzare per cerimonie pubbliche e private. I Dubini, quindi, si può dire che hanno scelto il nostro territorio per l’imprenditoria, il riposo eterno e come sede di donazioni”.

“Ad Alserio, quando la filanda è stata chiusa, la mia famiglia ha ricavato degli appartamenti che ha venduto agli operai rinunciando a qualsiasi forma di investimento immobiliare, cioè senza aumenti di costo rispetto a quanto speso per l’intervento”, ricorda il Nicolò Dubini, che non ha fatto in tempo a lavorare in azienda poiché impegnato per anni in un’esperienza all’estero.

Filanda Dubini convegno mostra e libro settembre ottobre 2013 (5)

È la prima volta che i Dubini hanno deciso di ricordare il proprio glorioso passato e, per farlo, hanno voluto coinvolgere tutti coloro che, a diverso titolo, possono aver contribuito a rendere davvero glorioso questo passato. Il libro e la mostra “Imprenditori… in Batteria. I Dubini e le filande di Albavilla nel contesto serico lombardo” nascono infatti anche dalla collaborazione di chi ha vissuto questo passato e lo ha raccontato con i propri ricordi o materiale raccolto. “Mostra e libro vogliono ricordare le persone di Albavilla, Alserio, Bosisio e Orsenigo che hanno lavorato in quei 150 anni di attività. Coloro che lo vorranno potranno ritirare gratuitamente una copia del volume”, spiega Dubini.

Il primo appuntamento in programma sarà un convegno che si terrà martedì 1° ottobre alle 21 in sala consigliare con due relatori: Antonio Calabrò di Assolombarda e Salvatore Carrubba ex direttore de Il Sole 24 ore. Il volume è stato affidato alla penna di Francesco D’Alessio, un lecchese già autore di altri volumi tra cui un libro per Confindustria Lecco, “Un industrioso cammino”. “Un progetto laborioso, iniziato un anno e mezzo fa e che si è concretizzato in 1200 copie che distribuiremo nel corso del convegno e della mostra con l’auspicio che siano gradite a tutti coloro che hanno o hanno avuto qualche legame con la nostra famiglia e la nostra filanda”, ricorda Dubini. La mostra con il materiale raccolto dalla popolazione, dalla famiglia e dal fotografo albavillese Luigi Corbetta, che sarà anche il curatore, sarà aperta in occasione della festa dei crotti: sabato 5 e 12 e domenica 6 e 13 ottobre dalle 14 alle 22.

Filanda Dubini convegno mostra e libro settembre ottobre 2013 (6)