Erba

Erba, al via i saldi, commercianti positivi: “Comprate in città”

Caterina Franci 6 Gennaio 2018

Economia/Lavoro, Erba

ERBA – Al via i saldi invernali in tutta Italia: dopo le partenze anticipate in Basilicata e in Valle D’Aosta la stagione delle occasioni, da ieri, 5 gennaio, è cominciata.

Secondo le stime della Confcommercio nazionale, i saldi muoveranno in totale 5,2 miliardi di euro, con un budget di spesa a persona di 143 euro, in linea con lo scorso anno; ogni famiglia spenderà 331 euro per l’acquisto di capi d’abbigliamento, calzature ed accessori.

Anche a Erba l’auspicio è che i commercianti riescano a fare buoni incassi: “Il momento è di difficoltà, si sa – ha detto Carlo Tafuni, funzionario Confcommercio Erba – ma pensiamo ci siano tutte le premesse per una buona stagione di saldi. Il periodo natalizio a Erba è stato altalenante per le vendite, c’è chi ha lavorato bene, chi meno, com’è normale che sia. Di certo i saldi per chi intende fare acquisti a buon prezzo sono una buona occasione di lavoro per i commercianti”.

“Oggi – ha proseguito Tafuni – chi tiene aperto un negozio è una sorta di ‘pioniere’ in un momento difficile. Si fa fatica, non solo per questione di vendite, ma anche per le spese e la tasse, senza parlare dei fattori che penalizzano le attività, come il commercio online. Per questo motivo l’invito agli acquirenti è quello di prediligere i negozi di vicinato, quelli cioè che hanno contribuito, e contribuiscono tutt’oggi, a dare un’identità ‘commerciale’ al territorio”.

Michele Riva

Per Michele Riva, commerciante e referente dell’Associazione Vie di Erba, è prematuro fare delle previsioni: “Naturalmente mi auguro siano positive, ma siamo solo all’inizio e da qualche anno la corsa ai saldi si è come ‘diluita’. Non c’è più il picco dei primissimi giorni ma gli acquisti vengono fatti durante tutto il periodo dei saldi. Almeno questo è l’andamento, come abbiamo avuto modo di osservare”.

Per chi vuole acquistare con convenienza le opportunità a Erba non mancano, e l’invito di Riva è quello di comprare nei negozi erbesi: “L’augurio migliore che posso fare lo rivolgo ai miei colleghi commercianti, in bocca al lupo a tutti!”.

Come ogni anno Confcommercio ha stilato e inviato a tutti gli associati il Decalogo dei Saldi Chiari. Riepiloghiamo di seguito i consigli da seguire: 

1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art. 1519 ter cod. civile introdotto da D.L.vo n. 24/2002). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

2. Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.

3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l’adesivo che attesta la relativa convenzione.

4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso.

5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

Confcommercio segnala, inoltre, le varie iniziative promosse sull’intero territorio nazionale da Federazione Moda Italia, come “Saldi Chiari”, “Saldi Trasparenti”, “Saldi Tranquilli”.