Crescono le ore di ‘cassa’ nel comasco, oltre 9,6 mila lavoratori coinvolti

Andrea Brivio 21 Marzo 2021

Economia/Lavoro

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COMO – “Purtroppo, la nuova fase di zona rossa aggrava la già difficile situazione economica delle due province, anche se si evidenzia una differenziazione della situazione nei distretti produttivi presenti nei territori di Como e Lecco: il tessile in grande difficoltà e metalmeccanico dove si vedono deboli segnali di ripresa. Restano, invece, in grandissima difficoltà il settore del commercio per entrambi i territori”.

Così Salvatore Monteduro, segretario generale della Uil del Lario, commenta l’ultimo rapporto presentato dal sindacato sulla cassa integrazione nelle province di Como e Lecco nei mesi di gennaio e febbraio 2021

Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, 2020, si rileva ancora la difficile situazione nelle due province di Como e Lecco, anche se nel mese di febbraio si assiste ad una diminuzione delle ore di cassa rispetto a gennaio (Como 1.289.081 ore, -34,8% rispetto a gennaio; Lecco 404.541 ore, -51,6 %).

La cassa a febbraio diminuisce quindi rispetto al mese precedente ma cresce, almeno nel comasco, in confronto al febbraio dello scorso anno (Como +95,3%; Lecco -30,9%). I valori totali dei primi due mesi dell’anno, rispetto allo stesso bimestre del 2020, vedono invece un incremento delle ore di cassa per entrambe le province (Como +242,2%; Lecco +94,5 %).

Nei settori economici

Cassa che, rispetto al 2020, aumenta nei due mesi in tutti i settori tranne che nell’edilizia dove diminuisce a Como. C’è da evidenziare che per quanto riguarda l’artigianato e il commercio mancano i dati relativi alle ore del FIS (Fondo d’Integrazione Salariale) e del fsba (Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato):

  • Industria: Como +85,4 %; Lecco +56,2%
  • Edilizia: Como -11,3%; Lecco +26,0%
  • Artigianato: Como +4.203.900,0%; Lecco 0%
  • Commercio: Como +1.526.094.900,0%; Lecco +238.464.900,0%.

Cresce anche il numero di lavoratori in cassa integrazione nel primo bimestre 2021, a Como sono 9.605 (+ 6.798) e a Lecco 3.650 (+1.774).

Salvatore Monteduro

“Gli effetti dell’emergenza sanitaria continuano a farsi sentire sulle imprese e lavoratori – spiega Monteduro – Sono oltre 13.000 i lavoratori/lavoratrici mediamente in cassa integrazione nelle due Province ai quali bisogna aggiungere quelli coperti dagli altri ammortizzatori sociali. Ancora una volta, si ribadisce la necessità di prolungare il divieto dei licenziamenti e la cassa integrazione COVID-19 per tutta la fase dell’emergenza pandemica. La risoluzione dell’emergenza sanitaria è la priorità, sia per evitare nuove sofferenze a tante famiglie sia per uscire definitivamente dalla crisi economica”.

“Importante – prosegue – è il ruolo che sta giocando la cassa in deroga (una media di oltre 5.400 lavoratori/lavoratrici coperti da tale istituto nel primo bimestre 2021), uno strumento che copre una platea di lavoratori per i quali non è previsto un ammortizzatore ordinario, ai quali bisognerà dare una risposta strutturale attraverso la riforma degli ammortizzatori sociali in discussione a livello nazionale tra Governo e Parti Sociali”.