Como

Carlo Sangalli rieletto presidente di Confcommercio Lombardia

Admin Altreforme 20 Luglio 2013

Como, Economia/Lavoro

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Carlo Sangalli ConfcommercioCOMO – Il comasco Carlo Sangalli è stato rieletto presidente di Confcommercio Lombardia per il quinquennio 2013-2018.

All’insediamento del nuovo consiglio generale, avvenuto nella sede milanese di Confcommercio di corso Varese, sono intervenuti anche il presidente della Regione Roberto Maroni e l’assessore regionale a Commercio, Turismo e Terziario Alberto Cavalli.

Sangalli, nel suo discorso, ha affrontato il tema delle scelte coraggiose per superare la crisi: fisco più leggero con la “No tax area”. “Per superare questa crisi permanente servono misure veloci, straordinarie e coraggiose. Regione Lombardia, che ha già destinato un miliardo di euro alle imprese che hanno crediti nei confronti delle pubbliche amministrazioni, è sulla buona strada. E’ necessario moltiplicare gli sforzi per liberare risorse e ridare fiducia al sistema imprenditoriale. Senza fiducia non ci sono investimenti, non si crea occupazione e si entra nella spirale pericolosa della depressione. Il problema dei problemi resta l’insopportabile pressione fiscale. Facciamo subito, dunque, in accordo con il Governo Letta, una “No tax area” della durata di tre anni per le nuove piccole imprese che creano valore e occupazione. Con particolare attenzione per gli under 35 e gli over 50, ma anche imprese e negozi storici”.

Una “No tax area” che si potrebbe oltretutto sviluppare durante l’Expo con l’effetto di aumentare le attività imprenditoriali che nascono in vista del 2015. “La politica della crescita continua della pressione fiscale, a fronte di un crollo dei consumi e dei fatturati delle imprese – ha rilevato Sangalli – si sta rivelando miope e controproducente. Lo dice a chiare lettere la progressiva diminuzione del gettito fiscale. Chiediamo un impegno straordinario e coraggioso per sostenere le imprese del commercio, del turismo e dei servizi che ogni giorno arrancano per non abbassare per sempre le saracinesche. Là dove in campo fiscale la Regione Lombardia può intervenire lo faccia subito. Penso alla parte di aliquota Irap, pari allo 0,92 per cento, che può essere definitivamente abbattuta”.

Per Sangalli l’agenda delle priorità è nota: fisco più ragionevole, burocrazia più leggera, credito più accessibile, infrastrutture materiali e immateriali più efficienti. “Ci vuole solo la volontà politica per attuarla. Regione Lombardia ha dimostrato di iniziare bene il suo cammino con alcuni passi concreti, ma non c’è più un minuto da perdere”.