Canzo

Canzo. Sostegno alle attività, è dibattito tra comune e commercianti

Miryam Colombo 8 Giugno 2020

Canzo, Economia/Lavoro

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CANZO – È dibattito aperto tra Amministrazione comunale e commercianti del paese sul tema del sostegno alle attività per l’emergenza Coronavirus.

A fine maggio i negozianti aderenti all’associazione Canzo Oltre le Vetrine hanno presentato all’Amministrazione alcune richieste di sostegno alle attività a seguito dell’emergenza Coronavirus. Tra queste figuravano la sospensione del pagamento della Tari per le attività commerciali chiuse e della Tosap, la cessione dello spazio pubblico per aumentare la superficie commerciale utile, la riduzione dell’Imu per quanto riguarda l’aliquota di competenza comunale, la riformulazione della tassa sulla pubblicità, l’istituzione di uno sportello comunale per le informazioni e l’assistenza su bandi e normative, l’istituzione di un fondo a sostegno del piccolo commercio, l’intervento del Comune in direzione di una stabilizzazione degli affitti di commercianti e residenti.

“Abbiamo presentato queste richieste in un’ottica di collaborazione con il Comune – ha commentato la presidente, Gabriella Tacchini – Crediamo sia fondamentale a fronte della difficile situazione che si è creata con l’emergenza Coronavirus”.

Negli scorsi giorni la risposta da Palazzo Tentorio: “Per quanto riguarda il pagamento della Tosap, sono stati esonerati i commercianti che ne hanno fatto richiesta, mentre altre eventuali domande verranno valutate dall’Amministrazione a seguito di un sopralluogo di verifica dei parametri richiesti – ha spiegato l’assessore con delega al commercio, Laura Ferrari – Al momento abbiamo invece escluso la possibilità di rimodulare la Tari in quanto la quota dovuta a copertura del servizio, per i mesi di chiusura delle attività, dovrebbe essere ripartita tra i cittadini con un conseguente aumento delle quote individuali e questo non ci è sembrato opportuno. A questo si aggiunge il fatto che il pagamento della Tari è fissato a Canzo per ottobre: dal momento che i comuni tramite Anci hanno aperto un tavolo di dialogo con il Governo e gli enti preposti, restiamo in attesa delle decisioni che verranno prese in modo da poter valutare nei prossimi mesi eventuali interventi in merito”.

L’assessore ha poi ribadito come l’Ufficio Commercio del Comune rimanga a disposizione degli esercenti per garantire assistenza nella compilazione della documentazione e per fornire informazioni riguardo a bandi e agevolazioni. Rispetto a queste ultime, la Ferrari ha inoltre aggiunto: “Il Governo e la Regione hanno già predisposto diversi bandi e forme di agevolazione, tra cui quelli relativi al credito di imposta dell’affitto. Detto questo, stiamo comunque cercando di capire quale sia il bisogno reale delle attività canzesi e abbiamo predisposto un questionario in cui segnalare quali attività commerciali e artigianali non siano riuscite a accedere ai contributi per valutare quali eventuali strategie attuare”.

La risposta dell’Amministrazione ha innescato il dibattito in paese.

A sinistra Gabriella Tacchini

Da una parte i commercianti ‘insoddisfatti’ di quanto ottenuto: “Alcune nostre richieste sono state rifiutate, come dimostra il caso della Tari per la quale abbiamo chiesto una riduzione in quanto nel periodo di chiusura alcuni esercizi non hanno usufruito del servizio, mentre altre non hanno ricevuto una risposta – ha commentato la presidente di Canzo Oltre le Vetrine, Gabriella Tacchini – Questa situazione ci rammarica molto: nel momento in cui è stato chiesto uno sforzo ai commercianti per superare l’emergenza, da parte nostra c’è stata massima disponibilità. Ora che sono i commercianti a chiedere il sostegno del Comune non riceviamo la stessa risposta”.

L’assessore Laura Ferrari

Dall’altra l’Amministrazione comunale: “Credo che la questione debba essere presa in considerazione su due differenti piani – ha precisato l’assessore Ferrari -. Il Comune ha chiesto la collaborazione dei negozi alimentari per garantire il servizio di spesa a domicilio in favore della comunità e si è attivato a sua volta per fornire volontari e associazioni che provvedessero alla consegna degli alimenti. E questo è un piano. L’altro è invece quello del sostegno alle attività: finora abbiamo cercato di aiutare gli esercizi del paese attraverso gli strumenti a nostra disposizione. Ora non possiamo che aspettare le decisioni e i provvedimenti che verranno presi a livello statale e regionale e, sulla base di questi, decidere come muoverci”.