Camera Commercio: Industria in ripresa e artigianato in difficoltà, bene il terziario

viviana 2 Agosto 2021

Economia/Lavoro

COMO – La Camera di Commercio Como – Lecco ha reso noti i dati elaborati dall’ufficio Studi e Statistica, relativi all’analisi congiunturale del 2° trimestre 2021. I dati si riferiscono tutti alle variazioni ottenute confrontando i valori medi del 2019 con quelli del 2° trimestre 2021.

Ciò che emerge è una ripresa del comparto industriale in entrambe le province lariane: tutti i valori tornano superiori al livelli pre-Covid, con la sola eccezione della produzione di Como (-5,8% a fronte del +14,4% lecchese).

Rispetto ai valori medi del 2019, ordini e fatturato delle imprese industriali registrano crescite sia per Como (rispettivamente +5,7% e +1,5%), sia soprattutto per Lecco (rispettivamente +22,9% e +16,9%). Ancora in difficoltà l’artigianato, i cui indicatori risultano tuttora sotto la media del 2019: a Como produzione -1,3%, ordini -14,5% e fatturato -2,8%; a Lecco rispettivamente -6,6%, -6,7% e -10%.

Per quanto riguarda il terziario, il commercio mostra segnali positivi in entrambe le province (valore aggiunto: Como +5,9% e Lecco +4,3%; occupazione rispettivamente +1,8% e +8,2%). Nei servizi, la realtà comasca esprime performance migliori (valore aggiunto +14%, contro il -0,7% lecchese; occupazione +14,9% e -0,3%).

Il Presidente Marco Galimberti ha commentato:

“Il settore industriale lariano mostra nel complesso un andamento dinamico. Quasi tutti i dati riferiti al secondo trimestre sono migliori di quelli medi del 2019, con l’unica eccezione dei valori di produzione delle imprese comasche. Segnali positivi si propongono anche nel commercio. Il comparto artigiano sconta ancora qualche criticità in entrambe le province, mentre sul fronte dei servizi si registra un significativo miglioramento a Como e lieve arretramento a Lecco – ha sottolineato il Presidente della Camera di Commercio di Como-Lecco, Marco Galimberti -. Le aspettative delle imprese per il terzo trimestre sono in generale incoraggianti, e questa è una buona notizia in particolare per l’artigianato. Altri elementi che inducono alla fiducia attengono all’aumento delle iscrizioni  di nuove imprese e alla riduzione delle cessazioni nel primo semestre, così come al calo delle ore di cassa integrazione autorizzate, seppure i numeri rimangano elevati. L’Ente camerale proseguirà certamente nel suo forte impegno per il sostegno e il rilancio del sistema economico-territoriale duramente provato dalla pandemia”.

Per quanto riguarda le aspettative delle imprese per il 3° Trimestre a Como i saldi tra imprenditori industriali ottimisti e pessimisti migliorano per la produzione (la differenza passa dal +25,2% della precedente indagine al +26,9%) e per la domanda interna (dal +9,4% al +18,3%); viceversa, peggiorano quelli della domanda estera e dell’occupazione: il saldo tra ottimisti e pessimisti della prima scende dal +27,7% al +25%, mentre il saldo della seconda diventa negativo (passando dal +3,8% al -2,9%). Tornano con saldi positivi anche le aspettative del comparto artigiano, con la sola eccezione dell’occupazione (che, comunque, migliora da -5,2% a -0,9%): per la produzione la differenza tra ottimisti e pessimisti passa da un valore nullo a +1,9%; quello della domanda interna da -2,1% a +3,8%; quello della domanda estera da -1,8% a +6%. Nel commercio, invece, gli imprenditori intervistati sono più pessimisti: il saldo relativo al volume d’affari passa da -2,2% a -3,3% e quello dell’occupazione da -1,1% a -2,2%. Con riferimento a quest’ultimo indicatore, migliora la differenza tra ottimisti e pessimisti nei servizi, che passa da +4,1% a +13,8%, mentre, pur rimanendo positiva, peggiora quella del volume d’affari (da +15,5% a +5,3%).