Erba

Al via i saldi estivi, A Erba commercianti fiduciosi

Caterina Franci 2 Luglio 2022

Economia/Lavoro, Erba

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ERBA – Cominciano oggi, sabato 2 luglio, anche a Erba i saldi estivi che dureranno 60 giorni, fino al 30 agosto.

Prospettive positive in Lombardia dove secondo Federazione Moda Italia-Confcommercio la spesa media delle famiglie lombarde potrebbe attestarsi intorno ai 250 euro, con un volume d’affari totale di 500 milioni di euro. A livello nazionale viene stimato che 15,4 milioni di nuclei familiari acquisteranno in saldo, spendendo una media di 202 euro (88 euro pro-capite).

Anche a Erba si respira un clima di fiducia verso la stagione appena aperta: “Veniamo da anni particolari perché c’è stato il Covid e nell’ultimo anno ci sono stati anche dei rincari sulle spese tradizionali – ha commentato Michele Riva, consigliere comunale, membro di Confcommercio Como e rappresentante dei negozianti erbesi -. Quindi il momento del saldo, già parte integrante della stagione, diventa ancora più importune perché le persone si avvicinano all’acquisto per un eventuale risparmio”.

In questa prospettiva un ruolo determinante è giocato dai negozi di vicinato: “La forza dei negozi di vicinato è determinante perché in un primo periodo il cliente si reca soprattutto nelle attività note – ha continuato Riva -. La serietà del commerciante di Erba che può contare su una clientela sicura è determinante in questo quadro. Ci auguriamo che questo sia un momento che possa integrare bene la stagione. Anche i mercoledì sera possono essere un’occasione importante e il mio invito è quello divenire a Erba per fare acquisti e a frequentare i negozi di vicinato”.

Le regole da seguire

Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Federazione Moda Italia e Confcommercio ricordano alcuni principi di base sui saldi:

1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

2. Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.

3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante.

4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.

5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

6. Modifiche e/o adattamenti sartoriali: sono a carico del cliente, salvo diversa pattuizione.

Confcommercio e Federazione Moda Italia segnalano, inoltre, le varie iniziative promosse sull’intero territorio nazionale come “Saldi Chiari e Sicuri”, “Saldi Trasparenti”, “Saldi Tranquilli”.