Un’estate di libri. Luglio: i consigli della Libreria di Via Volta

Caterina Franci 14 Luglio 2018

Cultura

ERBA – Estate, tempo di sole, vacanze, tempo di libri. Se infatti durante il resto dell’anno i frenetici ritmi di studio e lavoro non permettono di soddisfare la ‘sete di lettura’, l’estate è la stagione perfetta per ‘tuffarsi’ in qualche libro, compagno di viaggi e di vacanze, ma anche di pomeriggi all’aperto o di semplici momenti di riposo.

Abbiamo chiesto alla Libreria di Via Volta e alle libraie Anna e Katia qualche consiglio di lettura, ecco le loro proposte per il mese di luglio:

1) “L’estate muore giovane” Mirko Sabatino (Nottetempo)
Nell’estate assolata della Puglia tre adolescenti stringono un patto di sangue per opporsi con tutte le loro forze a qualsiasi genere di soprusi. La loro determinazione li stringerà in una spirale di dolore e violenza con un finale mozzafiato.

2) “Divorare il cielo” Paolo Giordano (Mondadori)
Dopo il successo conquistato con “La solitudine dei numeri primi” lo scrittore torinese torna con un romanzo appassionante e ricco di contenuti profondi. Uno di quei libri che – non capita spesso – vorresti leggere tutto d’un fiato. Noi abbiamo fatto così e siamo ancora emozionate e colpite dalla storia che ci ha raccontato.

3) “Veloce la vita” Sylvie Schenk (Keller editore)
La giovane Louise, nata tra le montagne, arriva nella Lione degli Anni Cinquanta dove ancora brucia la ferita dell’occupaizone nazista. Scopre l’amore e il jazz, ma lascia tutto per sposare un tedesco e vivere l’esilio di un altra lingua, tra libri, ombre, colpe rimosse.

4) “Storia della mia ansia” Daria Bignardi (Mondadori)
Nella vita di una donna tormentata dall’ansia di un rapporto coniugale conflittuale e infelice irrompono all’improvviso una malattia e nuovi incontri che lei accoglie con curiosità, anche con allegria e la liberano dall’ansia della routine quotidiana.

5) “Le assaggiatrici” Rosella Postorino  (Feltrinelli)
Una donna provata dalla solitudine – l’amato marito è al fronte – si offre per testare le pietanze servite al Fuhrer nella segreta residenza della Wolfschanze. Con lei altre assaggiatrici che quotidianamente rischiano la vita per salvare quella di Hitler. La sofferenza del corpo e dell’anima le rende dure con loro stesse e con gli altri, incapaci di amare. E il loro corpo diventa uno strumento per sopravvivere.