Canzo

Serata speciale per il Cai Canzo che premia due soci settantennali con gli aquilini

Giulia Crippa 24 Novembre 2018

Canzo, Cultura

CANZO – Serata speciale per il Cai Canzo che nel tradizionale appuntamento di fine anno con i soci ha voluto premiare i fedelissimi tra i quali quest’anno ci sono stati due premiati speciali, stiamo parlando di Franco Redaelli e Virgilio Valtorta che da ben 70 anni “staccano” il bollino.

Ad aprire la serata, che si è tenuta ieri sera, venerdì, al Teatro Sociale di Canzo, è stato il presidente Luigi Prandi che ha fatto gli onori di casa esordendo:”Come ogni anno, abbiamo deciso di fare questa serata alla fine dell’anno sociale. Non è tanto un’occasione per fare discorsi, piuttosto per dare i meritati riconoscimenti ai soci che si sono impegnati. Noi utilizziamo consegnare gli aquilini d’oro ai soci venticinquennali, cinquantennali e sessantennali. Per la prima volta quest’anno ci sono due settantennali, Franco Redaelli e Virgilio Valtorta. Inoltre, essendo quest’anno il Centenario della Grande Guerra abbiamo deciso di commemorare l’evento aprendo la serata al pubblico con uno sceneggiato della compagnia teatrale Endurance, intitolato ‘Terramatta e altre storie di trincea’ “.

Il presidente si è espresso anche in termini di numeri:”I giovani sono pochi come in tutte le associazioni. Tuttavia, noi cerchiamo attraverso diverse proposte di avvicinarli e coinvolgerli. Le cifre sono comunque rilevanti per la nostra associazione. Infatti, Il Cai Canzo conta ben 467 soci“.

Quindi, sono seguiti i ringraziamenti: “Ringrazio il Comune di Canzo, Lega ambiente, Comunità Montana, Terz’Alpe, Parco Lago Segrino, ERSAF, e in generale, tutte le associazioni territoriali che si attivano per salvaguardare il nostro territorio. Pioggia incessante, alberi caduti non giovano alle montagne, perciò grazie a chi si preoccupa di proteggere i sentieri da questi fenomeni e li mantiene in ottime condizioni. Un importante contributo lo danno senz’altro gli accompagnatori di alpinismo giovanili, che hanno fatto corsi di aggiornamento, per poter portare ragazzi in montagna a scoprire la natura, provare l’arrampicata ed altre attività alternative. A proposito, un grazie speciale a Pierangelo Pellegrini del comitato scientifico regionale del Cai Canzo che segue il gruppo scuola per promuovere la conoscenza del nostro territorio”.

E la parola è passata proprio a Pellegrini che ha spiegato: ” Il Club Nazionale Alpino in questi 3 anni si è concentrato sul periodo storico della Grande Guerra, soprattutto perché questo conflitto è stato in gran parte svolto in un ambiente di montagna. Il Cai fin dall’inizio ha supportato il conflitto. Il Cai esisteva già, aveva una cinquantina di anni; aveva il suo periodico e questo è stato un veicolo per la comunicazione in quel periodo. Il presidente di allora aveva invitato tutti i soci del Club Alpino ad arruolarsi per dare man forte nella battaglia mentre attraverso il Periodico che veniva pubblicato si sono organizzate raccolte per famiglie bisognose, gruppi che andavano sul fronte con indumenti caldi e risorse, ha comunicato alla popolazione in maniera neutra gli andamenti del conflitto”.

Quindi la serata è proseguita come da programma con lo spettacolo o ‘Terramatta e altre storie di trincea’ ” della compagnia teatrale “Endurance”. “Speriamo che questo spettacolo possa portarvi a vedere quello che è accaduto in quel periodo da un altro punto di vista – hanno spiegato gli attori – E’ uno spettacolo teatrale raccontato e cantato. Canzoni tradizionali, ma anche testi di cantautori moderni. Un momento a cui dedicare particolare attenzione è quello del canto popolare siciliano. Si tratta di una serenata di amore, che apparentemente non c’entra nulla con la guerra, ma che in realtà nasconde un significato profondo; si narra che, un omonimo menestrello, cantandola una notte dalla trincea, ha avuto il potere di cessare gli spari, di regalare un attimo di pace e di unione, un istante in cui italiani e austriaci non sembravano quasi più nemici”.

Gli attori hanno proseguito presentando la trama: “Lo spettacolo è incentrato sui racconti di guerra di due giovani provenienti da contesti sociali ed economici totalmente differenti: un giovane borghese ed un bracciante siciliano. Le due storie hanno però un punto in comune, ossia una discesa all’Inferno. Ascolterete le vicende di due ragazzi incoscienti, che sono andati a fare la guerra senza capirne il senso. E poi, altre storie di vita surreali, dove la trincea era un posto in cui era facile morire ma difficile sopravvivere”.

Alla fine dello spettacolo è intervenuta l’assessore alla Cultura Giovanna Gianoni che ha commentato: “Mi dispiace che siamo in pochi per uno spettacolo così toccante. Porto i saluti di Pierluigi Paredi e del sindaco di Canzo Fabrizio Turba, che non sono potuti venire. Il paese è sempre in debito con il CAI per tutto quello che fa ogni anno. Il Cai non opera solo per l’ambiente, ma anche per la cultura mediante il cineforum, le attività nelle scuole, le gite guidate e molto altro”.

A seguire l’atteso momento delle premiazioni, per i 25 anni sono stati premiati: Ambrogio Aldeghi, Giuliana Pina, Fulvio Frigerio, Fabrizio Giussani, Mario Invernizzi, mentreFranco Redaelli e Virgilio Valtorta sono stati premiati per i loro 70 anni di adesione al Cai.
La serata si è conclusa con un dolce rinfresco in compagnia.