ERBA – Diego Fusaro esordisce in teatro, a Senago il 29 novembre, con uno spettacolo di letture musicali di denuncia sui fatti di Bibbiano. Come nell’antico teatro greco, i suoi monologhi si fondono con la musica, grazie ai brani composti e arrangiati dal clarinettista erbese Marco Fusi ed eseguiti dal vivo dallo stesso autore.
Si tratta di un testo di teatro civile, in cui si mette in risalto come la vicenda di Bibbiano sia emblematica di una tendenza culturale volta a distruggere la famiglia naturale. Essa per l’autore ha come fine quello di far prevalere – mediante l’affaire degli affidi – il diritto del consumatore privato, che tanti diritti ha quanti può acquistarne.
Oggi infatti, alla società basata sull’economia di mercato si è sostituita una società di mercato e basta.
Viviamo in un mondo «a capitalismo integrale e mercificazione sconfinata». Il che, è chiaro, coinvolge anche la famiglia, messa in discussione da un’ideologia che la addita come un’istituzione nociva da abbattere per far posto ad una pretesa libertà dell’erotismo. Infatti il globalitarismo al potere – nuovo totalitarismo glamour onniavvolgente – ci vuole precari e omologati, neutri anche in amore. Novelli Don Giovanni, figura emblematica dell’instabilità amorosa e dell’isolazionismo sentimentale. Le relazioni solide, basate su progetti di vita condivisi e una visione dell’amore come forza eterna, cedono il passo a forme consumistiche di rapporto: incontri fugaci e privi di conseguenze, legami occasionali facili tanto da instaurare quanto da spezzare, sesso virtualizzato e rapporti online.
In questo contesti i diritti dei bambini vengono posti in secondo piano rispetto all’economia, che privilegia gli interessi di chi può pagare per adottare un bambino.
Oltre a Diego Fusaro e Marco Fusi, sarà presente sul palco il chitarrista Renato Pompilio.
Lo spettacolo, intitolato “Bibbiano, il gender è già tra noi” verrà rappresentato a Senago venerdì 29 novembre alle 21 presso il Salone Polifunzionale in via Risorgimento 47.
E’ la prima data di una tournée che toccherà diverse città d’Italia come Arezzo, Siena, Torino, Terni, Montecatini e Ascoli.
