Asso

Asso, celebra il 4 novembre. “La memoria è fondamentale”

Giulia Crippa 4 Novembre 2018

Asso, Cultura

ASSO –  “Questa tradizione commemorativa dovrà essere sempre viva nella mente e nella coscienza delle persone. La memoria è fondamentale” così nella mattinata di domenica alle 9.30 è stato dato il via alla celebrazione per i Cento anni dalle fine della Guerra, 4 novembre 1918, presso il Comune di Asso.

Protagonisti di questa giornata i bambini delle classi quinte della scuola primaria G. Segantini di Asso con le loro insegnanti, il sindaco Giovanni Erba, gli assessori, le autorità pubbliche e la banda che ha suonato l’Inno Nazionale.

Di rilievo l’apertura dell’assessore Nello Evangelista che con le sue parole ha fatto riflettere sull’importanza dell’identità nazionale e sul valore dei ricordi, che non vanno cancellati, bensì letti, compresi per non commettere i medesimi errori.

I ragazzi hanno subito dopo reso onore ai soldati della Guerra leggendo alcune parti significative delle lettere di chi ha combattuto sul fronte nei messaggi inviati a sorelle, amici, figli, mogli.

Le testimonianze epistolari che abbiamo raccolto, raccontano queste piccole voci,  sono numerosissime: “La frequenza con la quale i soldati al fronte scrivevano a casa è la dimostrazione di quanto fosse importante inviare e ricevere posta per tenersi in contatto non solo con le famiglie, ma anche con la quotidianità, la normalità a cui speravano di tornare“.

I bambini hanno proseguito narrando le proprie testimonianze personali ed i propri pensieri.

“Dopo aver letto queste testimonianze penso che la guerra sia un fatto molto brutto – è intervenuta un’alunna-  tanta cattiveria senza motivo. Trovo ingiusto che ragazzi giovani abbiano lasciato la propria famiglia, i propri figli ancora piccoli, la propria spensieratezza e abbiano vissuto ogni giorno con il rischio di morire. Pensare a tutto ciò mi rende molto triste”.

A seguire un lungo corteo per le vie del paese fino al Monumento dei Caduti dove il sindaco Giovanni Erba ha tenuto il suo discorso ufficiale, seguito dai contributi di alcuni ragazzi della scuola secondaria di Asso.

Il primo cittadino ha ricordato le condizioni e i sacrifici di chi ha lottato per sopravvivere: “Stiamo celebrando una data che ha segnato in maniera indelebile l’inizio del Novecento, che ha portato a grandi cambiamenti politici e sociali. Oggi è la festa di tutto il popolo italiano. La commemorazione del 4 novembre ci aiuta a non dimenticare, a ricordare le persone che hanno dato la vita per la nostra patria, che hanno sofferto e in certi casi sono morte sul fronte. Ci aiuta a dare giustizia alle loro famiglie, ai giovani di Asso e delle varie regioni di Italia che si sono sacrificati per l’unità di questo paese. Ciò che face sopravvivere gli uomini nelle disumane trincee fu la fiducia nel mondo”.

“In questa lapide ci sono incisi i nomi dei caduti delle Guerre -prosegue – li vediamo quotidianamente, ma penso che poche volte ci soffermiamo sul significato reale che essi rappresentano. Questo è il problema di oggi: come entrare nella mente di una generazione nuova, lontanissima da quella passata, un mondo rete-dipendente. Non bastano i libri, le foto, le mostre. Occorre la voce narrante. E’importante andare sui luoghi ad evocare. C’è un urgente bisogno di una narrazione nuova perché l’Europa è malata“.

Il sindaco conclude: “Ringrazio le insegnanti, i ragazzi e le loro famiglie, i Carabinieri di Asso con il comandante Melchiorre, il parroco di Asso, la sezione degli Alpini, la Protezione Civile, la Croce Rossa, il professor Nello Evangelista e sua moglie che sono il fulcro di queste giornate culturali e tutte le associazioni assesi. Un grazie sincero a tutti i presenti che hanno voluto commemorare il centenario di una giornata importante, che sono qui con noi a condividere questa ricorrenza. A voi piccoli, vi auguro di crescere con la convinzione che la pace, l’onestà, il confronto, il dialogo siano sempre l’unica strada da perseguire”.

La cerimonia è terminata al cimitero con la benedizione impartita da don Rino al Monumento ai Caduti di tutte le guerre.

Sarà possibile visionare la mostra allestita in comune per l’occasione anche durante la settimana.