Ponte Lambro

Ponte Lambro. Eredità Hachler: dopo 5 anni, la svolta

Miryam Colombo 6 Dicembre 2018

Cronaca, Ponte Lambro

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PONTE LAMBRO – Dopo circa 5 anni la questione “eredità Hachler” sembrerebbe giunta a un definitivo punto di svolta: la scorsa settimana, il Consiglio comunale ha infatti dato delega al sindaco, Ettore Pelucchi, per firmare la proposta di transazione del bene immobile formalizzata dal Tribunale svizzero di Aarau.

In Tribunale ad Aarau per la battaglia legale sull’eredità dell’ingegner Hachler

 

L’eredità contestata

Tutto è iniziato nel 2013 quando un inaspettato testamento è apparso sulla scena: si trattava del documento redatto dall’ingegnere e imprenditore Arnaldo Hachler, scomparso nel 2011. Per sua volontà, tutti gli averi italiani di sua proprietà sarebbero stati destinati alla Casa di Riposo Villa Guaita di Ponte Lambro, suo paese di adozione, mentre i beni svizzeri sarebbero stati donati a un nipote, allora ancora minorenne.

Una cifra non indifferente: tra terreni, immobili e denaro la somma complessiva si aggirerebbe intorno ai due milioni di euro. “La parte immobile comprende tre edifici situati a Lezza che ammontano a poco più di 600 mila euro, poi c’è la parte di denaro, stimata intorno ad un milione – aveva spiegato il sindaco di Ponte Lambro. Non esistendo più l’azienda speciale comunale di Villa Guita, l’eredità avrebbe dovuto essere consegnata al Comune.

Al momento della morte dell’ingegnere, tuttavia, il suo intero patrimonio era stato diviso tra una quindicina di nipoti: ritrovato il testamento, è iniziata così una lunga battaglia legale in cui è rimasto coinvolto anche il Comune di Ponte Lambro. In seguito a un’udienza presso il Tribunale di Aarau lo scorso maggio, le parti sono state invitate dai giudici a trovare un accordo.

 

La svolta

A fine novembre scorso, la svolta: è stata infatti sottoposta alle parti una proposta di transazione dei beni immobili dell’eredità Hachler in favore del Comune di Ponte Lambro. Da parte sua, invece, il Comune si è impegnato a versare una somma di denaro che verrà poi ripartita tra i nipoti dell’ingegnere.

Nell’ultima seduta, il Consiglio Comunale ha espresso all’unanimità parere favorevole delegando il sindaco Pelucchi alla firma del documento. “Speriamo che tutte le parti siglino l’atto in modo che questo caso possa essere concluso – ha dichiarato il sindaco – Il termine ultimo è il 15 dicembre e, da lì a qualche giorno, dovremmo ricevere la comunicazione ufficiale del tribunale”.

Ammonta a circa 95 mila franchi, equivalenti a circa 80 mila euro, la cifra complessiva che verrà versata agli eredi entro il 30 aprile: “Consultandoci con i legali, è sembrata questa l’unica situazione possibile – ha spiegato Pelucchi – Se infatti avessimo scelto di proseguire con la causa per stabilire chi avesse ragione avremmo dovuto sostenere tempistiche e costi eccessivi. Di qui la nostra decisione”. Oltre a tale somma, il Comune dovrà sostenere le spese relative al trapasso di proprietà e a altri oneri relativi ai procedimenti giudiziari: per questo, a bilancio sono stati preventivati circa 140 mila euro totali.

Una volta ottenuti, i beni immobili potrebbero essere poi alienati: “Non abbiamo particolari necessità al momento – ha concluso il primo cittadino – Di conseguenza, con buona probabilità provvederemo a vendere gli immobili che altrimenti rimarrebbero inutilizzati”.