Pusiano

Mamma e insegnante ai domiciliari per stalking e lesioni personali

Caterina Franci 6 Aprile 2017

Cronaca, Pusiano

PUSIANO – Si sono ‘accanite’ su un’insegnante, colpevole – a loro parere – di avere avuto una condotta inopportuna nei confronti di uno studente. All’inizio cercando di screditarla di fronte al provveditorato, poi arrivando addirittura a drogarla con del Lexotan, messo a tradimento nel caffè.

I fatti sono accaduti presso l’istituto comprensivo Rosmini di Pusiano: a seguito delle indagini svolte dai Carabinieri di Erba due donne, A.R. e C.G., entrambe 40enni, sono finite agli arresti domiciliari con l’accusa di stalking e lesioni personali aggravate in concorso. Insegnante una, presso lo stesso istituto, e mamma la seconda, amiche e unite nell’efferato tentativo di rendere un inferno la vita di un’altra donna.

Tutto risale al settembre dello scorso anno, all’inizio della scuola. La vittima, insegnate al Rosmini, aveva ritirato il diario ad uno studente per fare alcune valutazioni di tipo scolastico. Questo, secondo i Carabinieri, il movente: a confermarlo diversi episodi. Una volta, all’uscita da scuola, l’insegnante vittima avrebbe ricevuto gli insulti da parte della madre del ragazzo. Nei mesi successivi la donna avrebbe poi ricevuto diversi richiami e richieste di giustificazioni dalla dirigenza scolastica e dal provveditorato. Fino all’episodio più grave, lo scorso dicembre: durante una pausa caffè a scuola l’insegnante avrebbe offerto il caffè alla collega, correggendolo con alcune gocce di Lexotan, potente ansiolitico.

Al centro il Capitano Francesco Donvito, Comandante dei Carabinieri di Como

Dopo essere stata soccorsa dal 118 per il malessere accusato la vittima non ha più retto, decidendo di raccontare tutto ai Carabinieri che, a fine dicembre, hanno avviato le indagini culminate ieri mattina, mercoledì 5 aprile, con l’ordinanza di arresto domiciliare per entrambe le donne, insegnante e mamma.

Come emerso dalle indagini condotte dai militari dell’Arma, dietro alle richieste pretestuose che arrivavano alla vittima c’erano la collega e la mamma dello studente, in complotto per cercare di “far pagare” all’insegnante il suo comportamento. Il tutto – caffè con Lexotan compreso – confermato dalle conversazioni che le due si scambiavano via telefono e via sms: “C. hanno fatto effetto è bella piena” avrebbe scritto l’insegnante all’amica “Ben le sta st…a malefica” e ancora “ma quante gocce le avrò dato?”.

Al termine delle indagini, coordinate dal Pubblico Ministero Daniela Moroni, le due donne sono finite agli arresti domiciliari per stalking e lesioni personali aggravate in concorso.