Guardia di Finanza: i risultati del piano straordinario di interventi estivi

Lorenzo Colombo 13 Agosto 2018

Cronaca

COMO – Sono 22.271 i controlli condotti dalla Guardia di Finanza, da metà giugno a oggi, nelle località balneari, di montagna e nelle città d’arte. In media quasi 500 operazioni al giorno – il doppio rispetto all’estate scorsa – che rientrano nel piano straordinario di interventi messo a punto, ogni anno, dal Corpo nei “mesi caldi”.

E mentre il dispositivo viene nel tempo perfezionato e potenziato, invariato resta lo scopo, come spiegano dal Comando Generale della Guardia di Finanza: “Contrastare, con sempre maggiore incisività, tutti i fenomeni illegali in grado di turbare il libero svolgimento delle imprese sane e garantire, contemporaneamente, il massimo livello di sicurezza economico-finanziaria ai cittadini che, dopo mesi di stressante e ininterrotto lavoro, hanno il diritto di godersi un periodo meritato di ferie”.

Tra i settori operativi “rafforzati” ci sono quelli tipicamente estivi: la lotta all’abusivismo commerciale, all’evasione fiscale legata alle case-vacanze, alle truffe del carburante, al “caporalato” e alla contraffazione, ai prodotti non sicuri e ai traffici di droga, in parte destinata a rifornire i punti di spaccio delle località di villeggiatura.
Non solo repressione, naturalmente. Ma anche tante azioni preventive e di vicinanza ai cittadini, come i quotidiani interventi di polizia del mare, svolti dalle Fiamme Gialle del comparto aeronavale sulle acque o dagli uomini del Soccorso Alpino (S.A.G.F.) nelle zone montane.

“L’estate rappresenta per i cittadini un periodo di riposo e svago e per molte imprese oneste un momento per dare ossigeno alle proprie entrate – dichiara il Generale Giorgio Toschi – Vocazione sociale significa anche profondere maggiore impegno proprio in periodi come questo, per salvaguardare i principi di libera concorrenza e garantire alla collettività i massimi livelli di sicurezza economico-finanziaria”.

Snocciolando i numeri, sono stati individuati 2.187 venditori abusivi: si tratta di persone che non hanno mai richiesto la licenza e i permessi previsti dalla normativa commerciale e di pubblica sicurezza ovvero di quegli esercenti che, seppur in regola con le autorizzazioni, non hanno mai comunicato al Fisco l’avvio delle attività o non hanno mai installato gli apparecchi per l’emissione dello scontrino.

Sotto la lente d’ingrandimento delle Fiamme Gialle sono finiti i proprietari di seconde e terze case per gli affitti nelle località di vacanza: degli 895 controlli complessivamente svolti, uno su due è risultato irregolare. 539 le violazioni rilevate. In Puglia, Toscana e Lazio i casi più numerosi.

Sul fronte del “Lavoro Nero” sono state denunciate 51 persone per l’impiego di manovalanza “in nero” o, comunque, regolarizzati solo in parte: sono 2.080 i lavoratori (di cui 509 stranieri e 22 minori) sottratti, dall’inizio dell’estate, allo sconsiderato sfruttamento di datori senza scrupoli.

Sequestrati 9 milioni e mezzo di articoli contraffatti o non sicuri, con una media di oltre 210 mila pezzi al giorno tolti dal mercato. Denunciati 761 responsabili e scoperti 15 opifici e depositi clandestini in cui venivano prodotte e stoccate le merci irregolari, destinate a rifornire gli “abusivi”. Giocattoli, abbigliamento e materiali elettrici i prodotti maggiormente falsificati. Le investigazioni delle Fiamme Gialle partono dalle spiagge o dalle vie centrali delle località di villeggiatura e delle città d’arte dove i “prodotti contraffatti” vengono sequestrati sino ad arrivare, percorrendo a ritroso l’intera filiera del falso, ai produttori/importatori e ai centri di smistamento e distribuzione della merce illecita.

Circa 300 interventi irregolari nel settore dei giochi e delle scommesse: sequestrati 114 apparecchi da intrattenimento (cc.dd. newslot), 325 punti clandestini di raccolta scommesse e verbalizzate 3.932 persone, delle quali 137 denunciate all’Autorità Giudiziaria.

Nel periodo estivo milioni di cittadini si mettono in viaggio per raggiungere le località di villeggiatura, facendo la gioia di alcuni disonesti gestori di impianti di carburante o di organizzazioni criminali strutturate, pronti ad approfittarne.
Dei 1.379 distributori stradali di carburante controllati su tutto il territorio nazionale, uno su cinque è risultato irregolare: 330 sono le violazioni constatate, delle quali 176 riferite alla disciplina prezzi con sanzioni amministrative a carico dei gestori degli impianti.
Nelle ipotesi più gravi, 55 responsabili sono stati denunciati all’Autorità giudiziaria, con il sequestro di oltre mezzo milione di litri di prodotti petroliferi. Tra i casi di frode scoperti le classiche truffe nell’erogazione di carburante e miscelazioni abusive, oltre a immissioni in consumo in evasione d’accisa.

Controlli mirati nei confronti dei trasferimenti di denaro da un Paese all’altro allo scopo di prevenire l’utilizzo dei circuiti di pagamento alternativi ai canali bancari per finalità di riciclaggio di proventi illeciti o di finanziamento del terrorismo: 465 gli accertamenti eseguiti presso altrettanti sportelli di money transfer, che hanno permesso di identificare 583 persone, 55 delle quali gravate da precedenti.

Ce n’è anche per chi tenta di portare denaro all’estero senza dichiararlo. Sono stati 2.224 gli interventi svolti presso i valichi di frontiera, i porti e gli aeroporti con 738 violazioni riscontrate. Ammonta a oltre 16 milioni di euro – di cui 900 mila euro sequestrati – il valore della valuta e dei titoli non dichiarati e intercettati al seguito dei viaggiatori.

Sono 587 i denunciati all’Autorità giudiziaria dall’inizio dell’estate (111 dei quali finiti in manette) in quanto coinvolti in traffici illeciti di droga, d’armi, di rifiuti e di sigarette di contrabbando nazionali e estere.
Sequestrate oltre 23 tonnellate di sostanze stupefacenti (cocaina, eroina, hashish, marijuana e “pasticche” varie) e più di 13 tonnellate di sigarette di contrabbando.

1.426 interventi in mare e lungo le coste, di cui 510 irregolari: 563 le persone sanzionate – di cui 50 segnalate all’Autorità giudiziaria – per circa 270.000 euro. Sequestrati anche beni per 37.000 euro.

136, infine, gli interventi effettuati dal Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, molti dei quali per la ricerca di dispersi. Le peculiarità del S.A.G.F. fanno dello stesso un prezioso ed insostituibile presidio per la salvaguardia della vita umana, confermando la forte vocazione sociale della Guardia di Finanza.