Erba

Erba. Segno di pace negato: “Un gesto che nulla ha di cristiano”

Miryam Colombo 7 Gennaio 2019

Cronaca, Erba

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Mons. Angelo Pirovano

ERBA – “Desidero infine aggiungere una parola circa il segno di pace negato. Come ampiamente hanno riferito gli organi di stampa e i social, durante la celebrazione della S. Messa delle ore 10 della solennità di Natale in Chiesa prepositurale un adulto ha rifiutato di scambiare il segno della pace con un ragazzo perché di colore. Informato della cosa solo due giorni dopo, il 28 dicembre scorso ho incontrato personalmente il ragazzo e la sua famiglia, ai quali ho comunicato, insieme alla vicinanza e alla solidarietà della nostra comunità e alla ferma riprovazione per ogni forma di razzismo, il giudizio netto circa un gesto che nulla ha di cristiano e perciò è inammissibile con la partecipazione all’Eucarestia, che è sacramento di amore ed unità. Si è anche parlato dell’impegno della comunità a cercare percorsi che educhino al dialogo, alla convivenza, all’accettazione reciproca, alla valorizzazione delle diversità”.

Con queste parole riportate sul bollettino parrocchiale, mons. Angelo Pirovano, prevosto di Erba, ha commentato i fatti avvenuti durante la messa del giorno di Natale nella parrocchia di Santa Maria Nascente quando un uomo ha rifiutato lo stretta di mano a un bambino, figlio di un italiano e di una keniota, che sedeva accanto a lui, commentando: “Io a quelli di colore la mano la do per ultimo”, senza poi farlo.

La zia del bambino aveva raccontato l’accaduto sui social chiedendo a chiunque leggesse di lasciare un commento di solidarietà “per fargli sentire che non tutti gli adulti sono razzisti”, come aveva spiegato.