Castelmarte

Tir bloccato sui tornanti, si riaccende il dibattito su via Valleggio

Miryam Colombo 7 Settembre 2021

Castelmarte, Cronaca

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Il tir bloccato sui tornanti di via Valleggio (foto Anna Sebastianelli)

 

CASTELMARTE – Si è da poco sbloccato il traffico lungo via Valleggio a Castelmarte dopo che un camion nella prima mattinata di oggi, martedì, è rimasto bloccato sui tornanti della Provinciale 42.

Stando a quanto appreso, intorno alle 9 il mezzo che saliva da Ponte Lambro non sarebbe riuscito a effettuare la manovra lungo la seconda curva rimanendo così ‘incastrato’ e occupando le due corsie. Inevitabile la paralisi del traffico.

Intorno alle 13 fortunatamente la situazione si è risolta e il tir è riuscito a proseguire lungo la strada, ma l’accaduto riaccende la discussione su uno dei nodi “caldi” della viabilità nell’erbese. Non è infatti la prima volta che mezzi pesanti rimangono bloccati lungo via Valleggio tanto che il Comune di Castelmarte ha richiesto l’intervento della Provincia di Como (ente competente sul percorso) per risolvere la questione.

Effettivamente, passi in questa direzione sono stati mossi: a luglio 2020 gli uffici provinciali hanno espresso parere favorevole all’avvio dell’iter per la modifica del tracciato dei tornanti in modo che tir e autoarticolati possano transitare con maggior facilità.

Gli uffici comunali di Castelmarte hanno quindi redatto il progetto che a inizio estate 2021 è stato inviato ai tecnici della Provincia per la valutazione e l’approvazione: “Ora attendiamo una risposta – ha commentato il sindaco di Castelmarte Elvio Colombo -. Anche a seguito dell’evento accaduto oggi abbiamo sollecitato la Provincia perché questi interventi sono necessari e ci auspichiamo che vengano realizzati quanto prima”.

Nel frattempo, i cittadini non nascondono il proprio malcontento: “Sinceramente siamo un po’ stanchi di questa situazione perché è anni che questa storia va avanti – hanno commentato dopo l’episodio di questa mattina -. Speriamo si arrivi presto a una soluzione definitiva perché così non si può davvero andare avanti”.