Como

Como, lavoro “in nero” e carenze igieniche. Sospesa attività locale e multe

viviana 6 Ottobre 2021

Como

COMO – Oltre 3 mila euro di multa e giorni di chiusura per un locale nel comasco per lavoro “in nero”, mancata osservanza delle norme anti – Covid e carenze igienico sanitarie.

I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Como, insieme alla Polizia Locale di Como e all’A.T.S. Insubria, nei giorni scorsi, hanno svolto una attività di controllo del territorio, sulla corretta osservanza della normativa COVID e nel contrasto del lavoro sommerso.

Tra gli esercizi controllati sono emerse diverse violazioni riguardo i  rapporti di lavoro, le disposizioni legate all’emergenza epidemiologia, l’igiene la sicurezza alimentare presso un locale adibito alla vendita di alimenti e bevande nel quartiere Monte Olimpino a Como.

I Finanzieri del Gruppo Como hanno infatti riscontrato la presenza di un lavoratore, italiano, privo di contratto di lavoro. Dagli accertamenti effettuati mediante l’utilizzo delle banche dati,
le Fiamme Gialle hanno verificato che l’esercizio commerciale non aveva provveduto ad alcuna preventiva comunicazione dell’instaurazione del rapporto di lavoro nonché ai connessi adempimenti fiscali e contributivi.

Sono state elevate sanzioni per 1.800 euro che, se non pagate entro 120 giorni dalla contestazione, potrebbero raggiungere la cifra di 3.600 euro. Sarà anche disposta, dall’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Como-Lecco, la sospensione temporanea dell’attività commercialeperché, nel giorno dell’intervento dei finanzieri, la manodopera “in nero” è risultata superiore alla soglia del 20% della totalità dei lavoratori impiegati.

L’intervento della Polizia Locale di Como, invece, ha permesso di riscontrare diverse violazioni amministrative, tra cui l’omessa esposizione degli orari di apertura e chiusura, la mancata disponibilità dei dispositivi per la misurazione del tasso alcolemico, l’occupazione abusiva di suolo pubblico, il divieto di fumo, la mancanza dei sigilli dei monopoli sul tabacco aromatizzato usato per i narghilè e la mancanza, sulla porta di ingresso, del cartello indicante il numero massimo di persone ammesse (in violazione delle disposizioni in materia di Covid19).

Per quest’ultima contestazione è stata imposta all’esercizio una giornata di chiusura, con affissione dell’avviso sulla porta di ingresso. Le Sanzioni irrogate dalla Polizia Locale di Como ammontano ad oltre 2mila euro.

Molteplici anche le violazioni mosse dal personale dell’A.T.S. Insubria, il quale ha rilevato diverse carenze igienico-sanitarie, strutturali e di destinazione d’uso dei locali. L’ambiente dedicato allo spogliatoio infatti fungeva impropriamente anche da deposito di alimenti, i frigoriferi presentavano guarnizioni ammalorate, i prodotti alimentari e non erano accatastati insieme in modo confuso e alcuni soffitti presentavano scrostature.