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Zona degli abbracci, videochiamate e Canale 9. Così Ca’ Prina combatte l’isolamento

Miryam Colombo 9 Gennaio 2021

Attualità, Erba

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ERBA – Una zona degli abbracci, le videochiamate e un canale televisivo, “Canale 9”, dedicato alle attività di gruppo, anche se a distanza. Così la Rsa Ca’ Prina ha deciso di combattere l’isolamento forzato imposto dall’epidemia di Coronavirus ideando un vero e proprio piano per permettere ai propri ospiti di comunicare tra loro e con i loro famigliari, pur nel rispetto delle norme anti-contagio.

Tutto è iniziato nei primi mesi della pandemia quando la Direzione e gli operatori della struttura hanno intuito la necessità di individuare momenti e mezzi per permettere agli anziani di mantenere il contatto con gli altri ospiti e con le proprie famiglie, alle quali era stato impedito l’accesso alla struttura con l’intento di evitare il più possibile ogni rischio di contagio.

E così, grazie alla collaborazione e al lavoro di tutto il personale della struttura, si è dato il via a una serie di iniziative finalizzate proprio a questo scopo: le videochiamate alle famiglie, almeno un paio di volte a settimana; i giochi e e le attività svolte individualmente nelle camere insieme agli educatori; l’attivazione di un canale, Canale 9, che, condiviso su tutti i televisori, permette non solo la partecipazione alla messa, celebrata nella cappella della Rsa, ma anche la proiezione di film e altri contenuti scelti appositamente dall’equipe di animazione.

Un modo per sentirsi vicini e parte di una comunità, nonostante le distanze: “Canale 9 ci ha permesso di mantenere il contatto anche con l’esterno e con le realtà cittadine che da tempo collaborano con Ca’ Prina – hanno raccontato gli educatori -. In occasione della festa dei nonni e del Natale abbiamo proiettato i video realizzati dai bambini della scuola dell’infanzia e della scuola primaria che solitamente vengono di persona a fare gli auguri ai nonni. Lo stesso abbiamo fatto trasmettendo in tutte le stanze le musiche natalizie inviate dal gruppo Folkloristico de I Bej. Sono momenti davvero importanti per i nostri ospiti che vengono vissuti con grande attesa”.

La zona degli abbracci realizzata nel salone principale della Rsa Ca’ Prina di Erba

 

A completare, almeno per ora, questa strategia “anti-isolamento” è stata la creazione di una zona in cui ospiti e parenti possono abbracciarsi in piena sicurezza. L’idea è nata dal Consiglio direttivo che, proprio a fronte degli stringenti provvedimenti presi, ha voluto donare ai propri ospiti un’occasione per poter stringere e toccare i familiari, anche se in un modo del tutto particolare.

Già a inizio della scorsa estate, la sala principale dell’edificio era stata utilizzata per gli incontri tra i congiunti, sfruttando prima le vetrate che si affacciano sul cortile interno e poi una parete in cartongesso, appositamente realizzata con il sopraggiungere dell’inverno, nella quale sono state ricavate quattro finestrelle, dotate di plexiglas, attraverso le quali ospiti e parenti avevano la possibilità di vedersi e di comunicare utilizzando i telefoni. Un’area simile era stata allestita anche per i pazienti Covid-positivi, ricoverati nel reparto allestito nel Centro diurno. Una soluzione che aveva aiutato a colmare almeno in parte la separazione imposta dall’inizio dell’epidemia, a marzo 2020.

Con il mese di dicembre e l’inizio di gennaio la novità: nelle finestrelle e nella parete di cartongesso sono stati aperti alcuni spazi “foderati” di un’apposita materia plastica, flessibile e igienizzabile, attraverso la quale i parenti degli ospiti possono abbracciare o stringere la mano ai propri cari.

L’idea, oltre ad essere utile e molto apprezzata, sembra aver già riscosso i primi effetti positivi: “Con gli educatori abbiamo notato che l’abbraccio, anche se dato attraverso questa barriera, ha fatto molto bene sia all’ospite che ai parenti – ha commentato il presidente della Fondazione Prina, il dottor Alberto Rigamonti -. Siamo davvero molto contenti per questo soprattutto dopo essere stati costretti in questi mesi a imporre regole molto severe per gli accessi alla struttura”.

Regole che sembrerebbero, però, aver dato buoni frutti: “Non è semplice, ma queste misure così restrittive ci hanno aiutato a contenere il rischio di contagio – ha continuato il dottor Rigamonti -. Ad oggi, 8 gennaio, (ieri per chi legge, ndr) sono positivi 3 ospiti, ricoverati nell’ala destinata ai pazienti Covid, ma contiamo che possano negativizzarsi nell’arco di qualche giorno. Per quanto riguarda il resto, i 4 reparti della struttura, distribuiti su 4 piani, risultano essere tutti Covid-free. Si tratta davvero di un risultato molto importante tenendo presente che durante la prima ondata i pazienti positivi sono stati oltre 150. Nella seconda, per ora, sono stati in totale 23, tutti trovati con i tamponi di screening che ogni 15 giorni eseguiamo a random sui pazienti e che ci hanno permesso di intervenire prima che si manifestassero i sintomi”.

Dati che confortano e che fanno ben sperare per il futuro: “In questi mesi abbiamo sentito la vicinanza della comunità come ha dimostrato anche la proposta lanciata dall’ex sindaco di Erba, Filippo Pozzoli, che ringrazio personalmente, di realizzare una sala degli abbracci nella nostra struttura – ha aggiunto Rigamonti -. Sulla scorta di tutto questo, mi piacerebbe che la popolazione di Erba capisse che Casa Prina è un bene della comunità e gli anziani che sono ospitati sono i nostri papà e i nostri nonni. Vorrei tanto che, non appena sarà possibile, i ragazzi venissero a trovare un nonno “adottivo” e che i volontari potessero tornare a frequentare la struttura portando di nuovo il proprio contributo. Mi piacerebbe formare un gruppo di amici che in collaborazione con gli educatori creino occasioni di svago con i nostri ospiti, passando con loro del tempo, venendoli a trovare come vecchi amici che si incontrano per una partita a carte”.

Una ventata di affetto, di amore, ma anche di speranza ha dunque raggiunto gli ospiti di Ca’ Prina che speriamo possa tornare presto ad aprire le sue porte a tutta la città.