Canzo

VVF Canzo, in congedo il capodistaccamento Adriano Caminada

Miryam Colombo 29 Agosto 2022

Attualità, Canzo

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Il capo del distaccamento dei Vigili del Fuoco di Canzo, Adriano Caminada

 

CANZO – Ci sono capitoli della nostra vita che lasciano il segno. Che siano in positivo o in negativo, ci cambiano e, nelle migliori delle prospettive, ci aiutano a crescere e a migliorare. Ciascuno attraversa questo passaggio a proprio modo, ma per alcuni tale cambiamento passa anche dal servizio gratuito agli altri, dal donare il proprio tempo e le proprie energie alle persone.

Così è stato per Adriano Caminada che da domani, 30 agosto, giorno del suo 61esimo compleanno, verrà definitivamente congedato dal corpo dei Vigili del Fuoco e lascerà così anche il ruolo di capo del distaccamento volontario di Canzo.

Canzese doc, Caminada inizia a frequentare l’ambiente della caserma di via Tosi fin da giovanissimo. A coinvolgerlo in questa esperienza sono gli amici “di una vita”, quegli stessi amici che lo affiancheranno negli anni, pronti e vicini tanto nelle situazioni più felici quanto in quelle più difficili. Ad unirli e a motivarli il semplice e genuino desiderio di fare qualcosa per il proprio paese e per il territorio che conoscono e frequentano.

Un impegno durato 40 anni e che dal 1982 ad oggi ha comportato anche il saper adattarsi all’evoluzione delle tecniche di intervento, della gestione degli uomini e delle risorse, delle relazioni con gli organi superiori. Tasselli imprescindibili per poter garantire un servizio efficiente e sempre aggiornato con i tempi.

Ma il più grande cambiamento è quello del volontario stesso: “In questi anni sono cresciuto come uomo, come persona perché questa attività ti apre la mente – ha raccontato Caminada con la schiettezza che lo contraddistingue -: ti aiuta a vedere le cose sotto altri punti di vista accogliendo anche visioni diverse dalla tua. E per far questo è importante avere passione, voglia di fare non per se stessi, ma per gli altri”.

E così intervento dopo intervento, storia dopo storia, volto dopo volto, Caminada inizia a maturare quell’esperienza e quella competenza che con l’avvicendarsi delle stagioni lo porteranno a diventare nel 2009 la guida del distaccamento.

Un ruolo costruito giorno dopo giorno sulla relazione con i propri volontari: “Bisogna saper mantenere gli impegni continuando a calarsi nella parte dei propri uomini – ha sottolineato -, confrontandosi con loro perché il distaccamento è di ognuno e bisogna anche essere disposti a discutere con tranquillità per continuare a offrire un buon servizio. A questo si aggiunge la necessità di guardare alle esigenze delle persone che hai accanto cercando di mediare e di accogliere quanto ciascuno può dare in quella fase della propria vita”.

“Ogni situazione è a sé e anche i servizi apparentemente più semplici possono portare un carico emotivo non indifferente – ha aggiunto -. Per questo motivo è necessario avere una visione a 360°, capire la circostanza e di cosa hanno bisogno gli uomini e interfacciarsi con il Comando. È importante valorizzare le diverse competenze di ognuno, ascoltando pareri diversi ed essendo chiari su ciò che è possibile fare, e allo stesso tempo cercare di trasmettere l’esperienza acquisita”.

Un’eredità che oggi Caminada lascia a Alessandro Marieni che lo seguirà nel comando del distaccamento di Canzo: “Rispetto delle persone e chiarezza credo siano gli elementi chiave – ha commentato -. Il capodisstaccamento deve avere rispetto degli uomini e viceversa, perché sua è la responsabilità finale delle decisioni. Deve esserci comprensione reciproca: potrà capitare di dover discutere, ma bisogna ascoltare e rispettare”.

A Marieni, Caminada consegna oggi un distaccamento “giovane”, come lui stesso lo ha definito, composto da 16 uomini a cui potrebbero aggiungersene altri nei prossimi mesi e che negli anni ha puntato sempre più su un servizio di qualità, aggiornando le proprie dotazioni e strumenti. In questa prospettiva rientra anche l’ultimo acquisto di un mezzo polifunzionale attrezzato per il primo intervento.

“Credo che un mezzo di questo tipo possa fare la differenza su un territorio molto esteso come quello di nostra competenza – ha commentato -. Al 30 agosto sono circa 200 gli interventi effettuati dal distaccamento di cui un quarto per soccorso e ricerca persona e il nuovo veicolo ci consentirà di muoverci più agevolmente. Perché questo sia possibile è anche necessario, però, avere volontari continuativamente formati alla guida e non solo: il distaccamento deve girare come una ruota potendo contare su un personale preparato dai corsi predisposti dal Comando”.

E ora che questo importante capitolo della sua vita sta per chiudersi Caminada non ha dubbi sul valore di questa esperienza: “Lo rifarei senza dubbio perché, nonostante le difficoltà, il motivo per cui si fa questa scelta è più grande – ha aggiunto Caminada -. Ringrazio tutti perché da solo non ho fatto nulla: gli uomini del distaccamento, mia moglie Carmela, i miei figli, le istituzioni. Nel bene e nel male siamo andati avanti cercando di dare il meglio con l’aiuto di tutti”.

L’ultimo pensiero va però proprio a loro, ai suoi uomini, che sono stati una parte irrinunciabile di questa storia: “Nessuno fa interventi da solo ed è fondamentale fare gruppo – ha chiosato -. Non posso che augurarmi che i ragazzi vadano avanti alla grande, con la serietà e l’impegno che hanno sempre dimostrato”.

Gli stessi sentimenti che, come una piccola piantina, crescono e germogliano nel cuore di chi sceglie questa via e che, senza dubbio, anche se in forme diverse, continueranno a dare frutto.