Como

Turismo “a gonfie vele” nel comasco, i dati del I semestre 2016

Caterina Franci 1 Marzo 2017

Attualità, Como

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Il Duomo di Como, apprezzata meta turistica

 

COMO – E’ stata una dolce estate per il comparto turistico lariano: i tre mesi di luglio, agosto e settembre hanno aggiornato il massimo storico di arrivi e presenze portando i pernottamenti per il territorio comasco a quota 1,5 milioni. Un livello mai nemmeno avvicinato in passato che conferma la forte attrattiva sugli ospiti stranieri aumentati del +14,7% nel terzo trimestre 2016 rispetto all’anno precedente.

Anche il comune capoluogo tocca nuovi massimi: i pernottamenti hanno superato le 243 mila unità con gli ospiti stranieri che sono cresciuti del +18,7%. Il periodo gennaio – settembre 2016 I dati del periodo gennaio – settembre 2016 confermano la corsa del settore turistico della provincia di Como. Gli arrivi totali sono stati oltre 967mila (+9,1% rispetto allo stesso periodo del 2015): gli italiani che hanno passato almeno una notte nelle strutture ricettive lariane sono stati quasi 234mila (+5,2%), mentre gli ospiti stranieri sono stati quasi 733mila (+10,4%).

Le presenze totali sono risultate pari a quasi 2,6milioni (in aumento del +9,3% rispetto agli stessi mesi del 2015). Sono cresciuti sia i pernottamenti degli ospiti italiani (pari a 580mila, +2,6%) sia quelli dei turisti stranieri (quasi 2 milioni, +11,5%).

La quota di turisti stranieri sul totale delle presenze nei primi nove mesi dell’anno evidenza la sempre maggiore importanza del turismo estero: la percentuale degli ospiti d’oltralpe è risultata pari al 77,5% assestando la quota dei turisti connazionali al 22,5%. In relazione alle diverse tipologie di strutture ricettive, le presenze complessive negli esercizi alberghieri hanno toccato quota 1,7 milioni (+5,7% rispetto agli stessi mesi del 2015), mentre quelle delle strutture extralberghiere hanno superato quota 880mila (in crescita del +17,1%).

Il comune di Como nei primi nove mesi del 2016 Simile trend anche per il comune capoluogo che registra oltre 245mila arrivi totali (+15,2% rispetto allo stesso periodo del 2015) di cui gli italiani sono stati quasi 47mila (+14,8%) mentre gli ospiti stranieri quasi 200mila (+15,3%). Sono cresciuti i pernottamenti degli ospiti italiani (pari a 105mila, +14,3%) sia quelli dei turisti stranieri (oltre 392mila, +16,3%). La percentuale degli ospiti d’oltralpe è risultata pari al 78,9% assestando la quota dei turisti connazionali al 21,1%. Nelle strutture alberghiere si registra un aumento delle presenze di oltre 30mila unità rispetto allo stesso periodo dello scorso anno superando quota 392mila (+8,2%). Si registra una simile crescita in valori assoluti anche negli esercizi extralberghieri che porta così i pernottamenti per i primi nove mesi del 2016 a 105mila unità (+57,6%).

I dati del periodo gennaio – settembre 2016 confermano che il territorio comasco è molto apprezzato dai turisti delle nazioni “classiche”. Al primo posto si trova la Germania con 392mila pernottamenti (+22,5% rispetto allo stesso periodo del 2015), seguono il Regno Unito con 328mila presenze (+9,5%) e i Paesi Bassi con 185mila +10,9%. Risaltano tre dati negativi: Russia (-12% presenze rispetto agli stessi mesi del 2015), Cina (-19,5%), Brasile (- 8%). Anche per il comune capoluogo la Germania si assesta al primo posto con 44mila pernottamenti (+13,8%), ma seguono Stati Uniti (43mila, +3%), Regno unito e Francia (35mila presenze entrambi, +26,1 e27,8%).

Soddisfatto Andrea Camesasca, componente della Giunta della Camera di Commercio di Como: “Continua la serie positiva dei dati turistici nell’anno del post-Expo. Ciò evidenzia che il lavoro svolto fino ad oggi sta generando degli ottimi risultati e ci fa ben sperare in un’economia, quella del turismo, ormai stabile e forte. Rimangono predominanti gli arrivi dei turisti stranieri dalle nazioni classiche, sulle quali abbiamo da sempre investito con attività di promozione. Questi ultimi dati, tuttavia, mostrano come area di particolare interesse la regione scandinava per converso la Cina si conferma una potenzialità non compiutamente espressa: rimane un’ ombra…cinese!”.