Suello

Suello, il sindaco chiede uno screening per mappare il contagio

Caterina Franci 8 Aprile 2020

Attualità, Suello

Il sindaco di Suello Giacomo Valsecchi

SUELLO – Uno ‘screening’ su tutta la popolazione per mappare il contagio da Covid19. E’ la richiesta avanzata dal sindaco di Suello, Giacomo Valsecchi, a Regione Lombardia in una lettera inviata ieri, martedì, all’attenzione del presidente Attilio Fontana, della Prefettura di Lecco e dell’Ats Brianza.

“Come sindaco, sono molto preoccupato – scrive Valsecchi – sono davvero tante le famiglie che hanno avuto casi accertati o familiari che per diverse settimane hanno manifestato sintomi o stati febbrili riconducibili al Coronavirus e, in questi ultimi casi, i tamponi non sono stati effettuati”.

30, ad oggi, i casi Covid positivi sottoposti a tampone a Suello, paese di 1760 abitanti in totale, una settantina circa invece le persone risultate in sorveglianza nel corso delle settimane. “Quante persone oggi a Suello in vita della fase due, di riapertura e ripartenza, potrebbero essere infette senza manifestare alcun sintomo, ed essere così fonte di contagio per giorni e giorni?” chiede il sindaco. “Consideriamo inoltre per quanto tempo un paziente risultato positivo ma ‘guarito’ può essere contagioso e veicolare il virus. Per ora questo non è un problema, perché siamo chiusi in casa, ma appena riprenderemo gradualmente, con chi ad esempio deve rientrare al lavoro, questo rappresenta un rischio che non possiamo permetterci” afferma Valsecchi.

Il sindaco ha quindi chiesto di poter effettuare test diagnostici su tutta la popolazione di Suello: “In vista della fase due, chiedo se è stato pensato il potenziamento dell’attività diagnostica per i paesi e i territori dove il contagio è stato molto alto, come ad esempio Suello. In tal caso si potrebbe procedere con i test quanto prima (test rapido immunologico, tampone diagnostico ed esame del sangue), partendo dal personale sanitario e dai soggetti che si devono riavviare al lavoro, impiegati nelle attività essenziali, e via via estendendoli a tutti i lavoratori che dovranno rientrare. Chiedo quindi, pertanto, partendo dal fatto che sui miei concittadini sono stati fatti pochissimi tamponi, che venga effettuata una mappatura della situazione tramite test diagnostici. Non valutare il sommerso sarebbe un gravissimo errore” ha concluso il sindaco.

In caso da Regione pervenisse risposta negativa, il primo cittadino, come fatto sapere, è pronto a procedere in maniera autonoma: “Mi muoverò attraverso le risorse del mio Comune e secondo i criteri sopra riportati, qualora mi venisse indicato il laboratorio idoneo per tali test”.