Erba

Speleo Club Erba: un corso di biospeleologia nelle grotte erbesi

Miryam Colombo 21 Novembre 2018

Ambiente, Attualità, Erba

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Erba_Workshop di biospeologia_Speleo Club Erba_2018
Briefing sotterraneo per l’organizzazione dell’esperimento di etologia (foto Luana Aimar)

 

ERBA – Si è svolto lo scorso fine settimana, 17 e 18 novembre, nelle grotte dell’Alpe del Vicerè un workshop di biospeleologia, disciplina che studia le forme di vita attuale nelle cavità. Indirizzato a chi già pratica attività speleologica, il corso ha visto la partecipazione di 15 speleologi da tutta la Lombardia.

L’evento è stato organizzato dalla Federazione Speleologica Lombarda con il supporto logistico dei soci dello Speleo Club Cai Erba (Sce) e con il patrocinio della Scuola Nazionale di Speleologia del Club Alpino Italiano. Docenti, i ricercatori Raul Manenti, Andrea Melotto e Benedetta Barzaghi, coadiuvati da un Istruttore Nazionale e altri due istruttori. Direttore del corso, l’istruttore di Speleologia e socio Sce, Alessandro Marieni.

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Lezione di etologia tenuta dal dott. Melotto (foto Luana Aimar)

 

Le attività sono state suddivise sulle due giornate: sabato mattina presso la sede dell’associazione Noivoiloro, già partner delle iniziative del gruppo da diverso tempo, si sono svolte le lezioni teoriche. Al pomeriggio, invece, gli speleologi si sono spostati all’Alpe del Vicerè, presso due piccole cavità del sistema denominato “Acqua della Volpe” in alta valle Cosia, dove sono state svolte osservazioni biospeleologiche e faunistiche. La giornata si è conclusa presso la sede Noivoloro con un cena nell’ambito di un evento organizzato dall’associazione.

L’escursione più significativa è stata realizzata la domenica all’interno della grotta Lino, parte del complesso carsico dell’Alpe Turati insieme al Buco del Piombo e alla Grotta Stretta: con la supervisione dei docenti, i partecipanti hanno avuto modo di effettuare osservazioni, rilievi ed alcuni semplici esperimenti non invasivi sulla fauna cavernicola. L’attenzione è ricaduta soprattutto sugli invertebrati che formano comunità molto particolari, estremamente fragili e tutt’oggi poco studiate.

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Studio del comportamento animale in presenza di luce rossa (foto Luana Aimar)

 

Il Buco del Piombo è stato oggetto in passato di alcune indagini specialistiche proprio in questo ambito e lo studio più recente ed approfondito risale al periodo 1998-2000: “Il presente workshop avrebbe potuto rappresentare un’importante occasione per effettuare un aggiornamento dei dati scientifici anche grazie al coinvolgimento della Federazione Speleologica Lombarda in un importante progetto di Regione Lombardia (Progetto Life Gestire 2020) che prevede specifiche azioni di monitoraggio delle grotte lombarde da parte di specialisti speleologi – hanno spiegato gli organizzatori – Tuttavia l’ormai annosa questione che grava sulla gestione delle problematiche di accesso alla grotta hanno di fatto impedito anche l’attuazione di questa attività scientifica”.

Un bilancio nel complesso positivo, dunque, quello del workshop biospeleologia: “Visto il successo riscosso, ci impegneremo per ripetere il prossimo anno un evento analogo – hanno concluso – L’idea sarebbe di coinvolgere anche altri ricercatori e specialisti del settore e speriamo di poter includere nella prossima edizione una specifica sessione anche all’interno del Buco del Piombo”.