Ponte Lambro

Ponte Lambro. I progetti per eliminare le barriere architettoniche

Miryam Colombo 26 Maggio 2018

Attualità, Ponte Lambro

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PONTE LAMBRO – Una vera e propria battaglia contro le barriere fisiche e le discriminazioni quella intrapresa dall’Amministrazione comunale di Ponte Lambro. Sabato 26 maggio il Sindaco Ettore Pelucchi ha presentato il progetto “Ponte Lambro senza barriere”, attuato in collaborazione con l’Associazione Peba Onlus che si occupa di affiancare le pubbliche amministrazioni, finanziare e realizzare le opere di abbattimento delle barriere architettoniche in Italia.

L’associazione porta il nome dei Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche introdotti nel 1986 con la legge n. 41, articolo 32: secondo la normativa, ogni comune dovrebbe essere dotato di P.E.B.A. in modo da rilevare e prevedere gli interventi necessari al superamento degli ostacoli che riguardano gli spazi e gli edifici pubblici. “La nostra realtà nasce con l’intento primario di cercare di risolvere il problema alla radice – ha spiegato Andrea Ferretti, Presidente dell’Associazione Peba Onlus – Mettiamo a disposizione un gruppo di tecnici e professionisti che affiancano i comuni non solo nella stesura dei piani, ma anche nella mappatura e nel reperimento dei fondi necessari alla realizzazione delle opere”.

“Come comune di Ponte Lambro abbiamo deciso di aderire al progetto e grazie all’associazione Peba abbiamo potuto fare qualcosa di concreto sul territorio – ha dichiarato il sindaco Ettore Pelucchi – Il nostro paese ha già avviato negli anni numerose iniziative di inclusione, ma queste opere ci permetteranno di ampliare gli interventi eliminando fisicamente gli ostacoli presenti”. A questo scopo sono quindi indirizzati i lavori che riguarderanno la biblioteca comunale, con la creazione di uno scivolo; il cimitero, con l’installazione di un montascala e il rifacimento della pavimentazione; il Parco delle Farfalle; la tribuna del centro sportivo, con l’edificazione di una rampa che consenta l’accesso alle gradinate superiori; la strada di collegamento tra Erba e Ponte in zona ospedale con il posizionamento di un cordolo che separi la carreggiata dal bordo strada, rendendo quest’ultimo una zona pedonale.

Non è ancora nota la data di inizio lavori: “Purtroppo l’onere finanziario è notevole – ha continuato Pelucchi – Ed è una delle ragioni per cui spesso le amministrazioni rinunciano ad attuare queste opere. Con Peba vorremmo richiedere il contributo di fondi europei attivabili mediante la Regione entro la fine dell’anno”.

Non solo barriere architettoniche, dunque, ma anche economiche e burocratiche. Alla tavola rotonda anche la senatrice Erica Rivolta, la deputata Chiara Braga e il Sottosegretario di Regione Lombardia Fabrizio Turba ai quali è stato chiesto di presentare la situazione attuale, rispetto alla normativa nazionale, in termini di disabilità e di eliminazione delle barriere. “La politica è consapevole di dover fare degli interventi in merito – ha dichiarato l’on. Erica Rivolta – Tutti dovremmo essere uguali in Italia. Provvedere a questi temi diventa una vera e propria questione culturale: è un segno di civiltà”. Un processo lento quello burocratico e normativo: “Già nella scorsa legislatura ci siamo impegnati perché vi potesse essere una revisione della norma vigente, per alcuni versi datata e non al passo con le innovazioni – ha proseguito nel discorso l’on. Chiara Braga – Il nostro obiettivo è proprio quello di uniformare, semplificare e creare coerenza tra gli sviluppi tecnologici e le reali necessità monitorando le diverse situazioni in Italia. Il messaggio fondamentale è che questi temi riguardano tutta la comunità, non solo gli interessati”. Si conferma del medesimo parere il consigliere Turba; “è importante rinnovare e semplificare le leggi e promuovere una cultura del rispetto per chi ha più difficoltà a partire dalle attenzioni quotidiane” ha detto.

Un impegno, dunque, che parte dall’abbattimento di barriere culturali. “È dovere delle istituzioni locali garantire gli interventi necessari per attuare il piano organico che la norma impone – ha dichiarato Maria Teresa Agati, assessore ai servizi sociali di Ponte Lambro – La disabilità può essere ridotta se si crea un contesto facilitante e per fare questo è necessario rimuovere non solo gli ostacoli fisici, ma anche quelli culturali che impongono un handicap alle persone. E noi stiamo lavorando perché Ponte non sia un paese handicappante”. A conferma del lavoro svolto negli anni dall’amministrazione pontelambrese, le parole di Francesca Pedretti, Direttore generale regionale “La Nostra Famiglia”: “Parlare di contesti facilitanti a Ponte è semplice perché si è sempre lavorato in questa direzione. L’accessibilità è un tema di inclusione, di cultura che ha bisogno di azioni concrete”.

La realtà del comune si inserisce in una rete più vasta a carattere locale e provinciale, come testimoniato dagli interventi di Corrado Valsecchi, assessore ai Lavori pubblici del comune di Lecco, attualmente impegnato nell’applicazione dei Peba, e Francesca Frigerio, presidente del Consorzio Erbese, ente che ha a proprio carico un centinaio circa di persone portatrici di handicap.

Soddisfatto dell’incontro il Sindaco Pelucchi: “Ringrazio tutti coloro che sono intervenuti. È stato un bell’evento che ha permesso di confrontarci su un tema che dovrebbe essere a cuore di qualsiasi amministrazione”.

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