Albese con Cassano, Tavernerio

Poliambulatorio e punto prelievi al Sartoris, la proposta dei sindaci

Miryam Colombo 30 Settembre 2021

Albese con Cassano, Attualità, Tavernerio

Tag: , , ,

L’edificio Sartoris in via Benedetto Croce

 

TAVERNERIO/ALBESE CON CASSANO – Arriva dai sindaci di Albese con Cassano, Brunate, Capiago Intimiano, Lipomo, Montorfano, Orsenigo e Tavernerio la proposta di realizzare una nuova Casa della Comunità presso l’area del palazzo Sartoris, immobile di proprietà del Comune di Tavernerio.

L’idea è stata illustrata in una lettera inviata negli scorsi giorni al direttore generale di Asst Lariana, Fabio Banfi, e al direttore generale di Ats Insubria, Lucas Maria Gutierrez e firmata dai sindaci Carlo Ballabio di Albese con Cassano, Saverio Saffioti di Brunate, Alessio Cantaluppi di Lipomo, Mario Chiavenna di Orsenigo, Giuliano Capuano di Montorfano e Mirko Paulon di Tavernerio.

Recuperando quanto previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e alla luce dell’esigenza di Regione Lombardia di individuare sul territorio strutture adatte ad assolvere le funzioni di Casa Della Comunità, i primi cittadini hanno proposto di realizzare quest’ultima nell’area di proprietà del Comune di Tavernerio collocata nella zona centrale del paese in via Benedetto Croce su cui sorge un edificio al rustico, di 2100 mq circa e disposto su tre piani, conosciuto come palazzo Sartoris.

La Casa della Comunità sarà lo strumento attraverso cui coordinare tutti i servizi sanitari offerti sul territorio, in particolare ai malati cronici. Quest’ultima diventerà il punto di riferimento continuativo per la popolazione, anche attraverso un’infrastruttura informatica, un punto prelievi, la strumentazione polispecialistica, con lo scopo di garantire la promozione, la prevenzione della salute e la presa in carico della comunità di riferimento.

“Il completamento dell’edificio è nei programmi dell’amministrazione comunale di Tavernerio e la Casa della Comunità potrebbe essere realizzata all’interno di questo immobile – hanno spiegato i sindaci -. L’area è dotata di numerosi parcheggi pubblici, è ben servita dal trasporto pubblico locale ed è in prossimità dell’attuale poliambulatorio che ospita i Medici di Medicina Generale del territorio, dei professionisti sanitari e il punto prelievi gestito da Asst Lariana. In prospettiva i servizi dell’attuale poliambulatorio potrebbero confluire nella nuova struttura sanitaria”.

Come evidenziato poi, questa soluzione permetterebbe di alleggerire il flusso di traffico che parte dai comuni verso le strutture sanitarie presenti a Como,
consentendo di dare sollievo a un territorio particolarmente congestionato dal passaggio dei veicoli da e verso la città. “A tal fine, e per fornire una precisa evidenza di quanto sostenuto – hanno aggiunto -, stiamo verificando se è possibile ottenere i flussi di traffico (intesi come numero passaggi divisi per fascia oraria) dalla ex S.S. Briantea verso l’Ospedale Valduce e le strutture sanitarie presenti in via Napoleona a Como. Incrociando questi dati con le potenziali prestazioni sanitarie erogate dalla Casa della Comunità sarebbe possibile valutare i benefici attesi in termini di minori transiti di veicoli verso la città”.