ERBA – Un ‘imperativo di coerenza’ ha spinto il consigliere Doriano Torchio a esprimere la propria solidarietà a don Ettore Dubini, rimproverato di interferenza inopportuna all’azione del governo da parte del consigliere comunale e parlamentare leghista Eugenio Zoffili. Oggetto delle critiche era stato un pensiero pubblicato dal vicario di Crevenna sul bollettino parrocchiale in cui venivano commentate le decisioni e le azioni del Ministro dell’Interno, Matteo Salvini.
Le premesse all’intervento del consigliere prendono spunto dalla cronaca nazionale, in particolare, dalla scelta personale del Ministro Salvini di sposarsi con formula civile e poi divorziare: “Ora di recente si è di nuovo sposato con coerenza laica. Ma come può sentirsi coerente quando si presenta con la coroncina e testo sacro alla giornata in difesa della famiglia cattolica?”. Con questa eco alle parole di don Ettore, Torchio si sposta sulla realtà erbese facendo riferimento al documento programmatico presentato dalla giunta Airoldi: “A Erba neoeletti rappresentanti della stessa organizzazione politica (con riferimento alla Lega, ndr) l’anno scorso hanno sottoscritto il documento programmatico al momento dell’insediamento dell’attuale Giunta, in un passo del quale sta scritto che la Giunta dichiara lotta alla presenza dei nomadi e non, come auspicabile, alla malavita organizzata; in quel punto solo il sottoscritto sollevò il carattere di incostituzionalità. Queste premesse per ricordare l’importanza della coerenza e che nessuno deve sentirsi neutrale”.
E così il consigliere Torchio conclude: “Esprimo la solidarietà mia e di quanti condividono il mio pensiero a chi, come don Ettore Dubini, opera nel quotidiano con coerenza e si sente in dovere di stigmatizzare quanti invece coerenti non sono”.
