Erba

Pericolo nidi di insetti: i consigli dei Vigili del Fuoco

Miryam Colombo 8 Agosto 2018

Attualità, Erba

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Intervento dei Vigili del Fuoco per bonifica insetti (foto archivio)

 

ERBA – La parola “estate” è sinonimo di molte cose: vacanze, sole, caldo, mare, montagna e tanto altro. Per i Vigili del Fuoco dell’erbese, “estate” sembrerebbe significare soprattutto “insetti”: nelle ultime settimane, infatti, sono stati numerosi gli interventi delle squadre dei distaccamenti di Canzo e Erba allertate per bonificarne i nidi. La minaccia principale sembrerebbe essere quella di vespe e calabroni.

Data l’alta frequenza degli episodi, abbiamo chiesto al Comando dei Vigili del Fuoco di Como alcune indicazioni su come comportarsi in caso di pericolo causato dalla presenza di insetti.

“Prima di affrontare la questione, è necessaria una precisazione – hanno spiegato – Le api sono considerate una specie protetta soprattutto per il delicato ruolo che hanno nell’ecosistema; di conseguenza, ad occuparsi della bonifica sono enti specializzati preposti alla rimozione e alla protezione di questi animali. Un discorso diverso vale per vespe e calabroni sui quali intervengono o squadre dei Vigili del Fuoco o ditte specializzate”.

Un punto importante riguarda, infatti, chi contattare in caso di avvistamento di un nido: “In questi casi, come Vigili del Fuoco siamo autorizzati a intervenire solo ed esclusivamente in luoghi pubblici – hanno specificato – Unica eccezione sono gli interventi richiesti da privati che sono in grado di dimostrare, attraverso certificato medico, un’allergia alle punture di insetti. Per tutti gli altri casi, devono essere contattate ditte di disinfezione“.

Come comportarsi, dunque, in attesa dell’arrivo dei tecnici? “La difesa migliore è il tenersi lontano dal nido evitando di risolvere la situazione in autonomia. Gli imenotteri, infatti, se non disturbati, tendono a non attaccare: è preferibile, dunque, una volta avvistati, limitarsi a chiamare gli operatori specializzati che con mezzi e protezioni adeguati possono intervenire anche perché, nella maggior parte dei casi, il nido ha raggiunto già grandi dimensioni quando ci si rende conto della sua esistenza”. Vespe e calabroni, infatti, tendono a costruire i propri rifugi in punti tranquilli e protetti, come fessure, cassette, vani e aperture indisturbati: “È difficile prevedere la costruzione di un nido – hanno concluso – Un buon indicatore della sua presenza è la continua circolazione degli insetti intorno a un punto ben circoscritto“.