Barni

Orto di don Emilio, firmato l’esproprio. “Fermate il progetto”

Miryam Colombo 15 Giugno 2020

Attualità, Barni

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BARNI – È stato protocollato negli scorsi giorni il decreto di esproprio, firmato dal sindaco di Barni Mauro Caprani, con il quale il Comune entrerà in possesso definitivamente del terreno di via Andreoletti, luogo su cui oggi sorge l’orto voluto dalla Parrocchia e da don Emilio Lorvetti, e ora destinato alla costruzione di un parcheggio.

Secondo quanto previsto, il nuovo parcheggio ospiterà 34 posto auto per una spesa complessiva di 245 mila euro, di cui 80 mila finanziati dalla Comunità Montana del Triangolo Lariano. Con il decreto siglato negli scorsi giorni, l’Amministrazione comunale sta quindi portando avanti l’iter burocratico necessario all’avvio dei lavori, previsti per la fine dell’estate.

L’atto di esproprio, come era prevedibile, ha riacceso la discussione che dallo scorso gennaio ha visti schierati alcuni gruppi, tra cui Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”, Civiltà contadina, Gruppo Naturalistico della Brianza, Terra Viva, contro la decisione di realizzare la nuova zona di sosta nei terreni su cui sorgeva l’orto di don Emilio Lorvetti, parroco del paese scomparso nel 2018 e a cui si deve la nascita dell’associazione “Tutela dell’ambiente: un dovere universale”.

Un’immagine del presidio di febbraio

 

“Se proprio serve un nuovo parcheggio, piuttosto si faccia su un’area già cementificata – avevano spiegato i membri del Circolo Ambiente – Insomma noi diciamo un netto no ad asfaltare l’orto di don Emilio, sia per evitare la deturpazione del territorio, sia per conservare la memoria del sacerdote che aveva a cuore sia la comunità locale che il paesaggio”.

Attraverso diverse forme di protesta pacifica, tra cui un presidio organizzato lo scorso febbraio, le associazioni avevano chiesto al Comune di desistere dal proprio intento concedendo così ai volontari e alla parrocchia di proseguire l’opera di don Emilio.

Alla notizia della firma del decreto, il Circolo Ambiente ha quindi lanciato il proprio appello: “Il Comune di Barni ha emanato il decreto di esproprio dell’orto di don Emilio per farci il parcheggio – hanno scritto i volontari sulla pagina social del gruppo – Non dobbiamo demordere: facciamo una mailbombing all’email sindaco@comune.barni.co.it chiedendo di sospendere l’assurdo progetto e di mantenere vivo l’orto di don Emilio sul quale tra l’altro sono state fatte le semine che rischiano di essere perdute”.