Barni

Orto di don Emilio, al via i lavori per il parcheggio. L’indignazione degli ambientalisti

Miryam Colombo 26 Marzo 2021

Attualità, Barni

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L’orto di don Emilio Lorvetti (foto archivio)

 

BARNI – Sono iniziati in questi giorni i lavori per la realizzazione del nuovo parcheggio in via Andreoletti a Barni, sulla superficie dove sorgeva l’orto creato dal parroco don Emilio Lorvetti, scomparso nel 2018. Il progetto era stato al centro di una forte polemica contro la cementificazione dell’area, sostenuta da diversi gruppi ambientalisti e soprattutto dal Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”.

È stato proprio quest’ultimo ad esprimere nettamente il proprio disappunto alla notizia dell’apertura del cantiere: “Esprimiamo indignazione e forte rammarico per la scelta dell’Amministrazione Comunale di Barni che ha insistito per un’opera inutile, che sta cancellando un’esperienza dal forte valore sociale e ambientale – hanno fatto sapere – Con il parcheggio, di fatto viene asfaltata una porzione di terreno che non solo aveva una valenza ambientale, ma che rappresentava il lavoro dell’associazione, fondata dal compianto don Emilio Lorvetti, ‘Tutela dell’ambiente: un dovere comune universale'”.

Come specificato dagli ambientalisti, l’associazione fondata dal parroco aveva lo scopo di diffondere la cultura del rispetto della natura e dell’ambiente oltre alla coltivazione di ortaggi e la loro distribuzione gratuita a chi ne aveva bisogno.

“Un progetto quindi dal forte valore ambientale e sociale che, soprattutto in questo periodo di grande disagio collettivo, avrebbe potuto continuare, aiutando le persone in difficoltà – hanno commentato i membri del Circolo -. Invece il Comune di Barni ha preferito andare avanti con un progetto che creerà nuovi inutili posti auto, in un paese di poco più di 500 persone! L’orto sta per essere cancellato da una inutile distesa di asfalto!”.

La protesta organizzata dai gruppi ambientalisti (foto archivio)

 

Vane, dunque, sembrerebbero essere state le diverse manifestazioni e iniziative organizzate dal Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” e da altri gruppi in segno di protesta contro la decisione dell’Amministrazione di proseguire con il progetto: “Il Sindaco non ha nemmeno aspettato l’esito del ricorso al Tar presentato dalla Parrocchia (proprietaria del terreno espropriato), ed ha preferito andare avanti, senza sentire ragioni – hanno chiosato i volontari -. Il tutto per un progetto inutile, che sta coprendo con l’asfalto un bellissimo orto e un’importante esperienza sociale”.