Il Soccorso Alpino: “Restate a casa, le montagne non scappano”

Caterina Franci 18 Marzo 2020

Attualità

Il Delegato del Soccorso Alpino XIX Delegazione Lariana Alberto Redaelli

ERBA – Arriva anche dal Soccorso Alpino XIX Delegazione Lariana l’appello a rimanere a casa e non uscire per motivi superflui, compreso l’escursionismo. Con il bel tempo e le giornate primaverili diverse persone amanti del trekking e della corsa in montagna ne approfittano per uscire nonostante le norme stabilite dal decreto governativo per contrastare la diffusione del Coronavirus.

“Il pensiero che guida in questi casi è ‘sono lontano da tutti, non faccio del male a nessuno’, ma la verità è che il motivo per cui bisogna evitare attività di questo tipo in montagna è che un’eventuale operazione di soccorso esporrebbe ad un rischio elevatissimo che, vista l’attuale situazione di emergenza sanitaria, non va corso” spiega il delegato Alberto Redaelli. 

Proprio domenica scorsa gli uomini della stazione del Triangolo Lariano del Cnsas hanno presidiato l’accesso del sentiero che da Civate porta a San Pietro al Monte, frequentata meta escursionistica, soprattutto nel fine settimana: “La richiesta – continua Redalli – è giunta dal sindaco di Civate Angelo Isella, per cercare di sensibilizzare le persone a non andare in montagna, almeno fino a che saremo in emergenza. Come Soccorso Alpino non possiamo sanzionare né denunciare i trasgressori ma possiamo contribuire alla sensibilizzazione del problema, confidando sempre nel buonsenso delle persone”.

“Un eventuale incidente in montagna oggi complicherebbe una situazione già grave negli ospedali, dove i posti e scarseggiano, senza contare che i nostri stessi volontari sarebbero esposti a rischi di contagio non indifferenti. Prevenire è meglio che curare, appena tutto sarà finito potremo tornare in montagna a passeggiare, correre e arrampicare. Nel frattempo chiediamo la collaborazione di tutti: rimanete in casa, le montagne non scappano” ha concluso Redaelli.